50 RELAZIONE DI FRANCIA ho inteso, di volersi restringere seco lui avendogli fallo richiedere la sua figliuola per il duca d’ Orleans. Ma due cose hanno impedito tal effetto; 1’ una , che S. M. cristianissima voleva che le fosse rimessa una grossa somma di danaro di cui va debitrice per conto delle pensioni che paga a quel re di.... franchi all’anno, e d’ un’ altra certa quantità che gli deve del danaro che esso re le prestò al suo uscir di prigione; l’altra, che concluse le nozze, quel re si dichiarasse inimico dell’imperatore e aiutasse Francia a fargli la guerra. Dal che successe che dopo essa trattazione, il re d’Inghilterra fece rispondere a S. M. cristianissima che lui era suo buon amico, e così voleva perseverare, pensando che essa farebbe verso di lui il medesimo, ed essere già tanta congiunzione fra loro, che non era bisogno di maggior strettezza, assicurandola che non le sarebbe mai contro; e così stanno in pace e quiete grandissima fra loro. Verso la santità del pontefice (1) non credo si possa dubitare che S. M. crislianiss. e dependenti suoi e tutta la Francia sia per esser mai altro che riverente e ossequiosa, mantenendosi massime sua santità neutrale come fin ora ha dimostrato; che se si scoprisse parziale, non sarebbe così, come può argomentarsi per le gagliarde parole che sono state usate dai grandi della corte in qualche proposito, come quando si è dubitato che sua santità fosse per tener con Cesare in queste trattazioni; e veramente dubitavasi alquanto di scandalo quando sua santità tenesse con S. M. cristianiss. altra forma da quella che tiene. Verso il signor Turco (2) Vostra Serenità meglio di me può sapere il tutto, ritrovandosi degli avvisi che non ho potuto aver io; e non solo non ho potuto aver notizia degli importantissimi, ma nè an