DI FRANCESCO VENDRAMIN. 1600. 465 dalla rottura. In questi frangenti sarà bene star noi avvertiti, perchè sebben gli spagnuoli non abbiano pensiero di offendere la Repubblica per non farla unir co’ francesi, tuttavia per esser le piazze male all’ ordine, e per la inquieta natura e altre condizioni del conte di Fuentes, si convien stare con gelosia. Il re ha mostrato gran confidenza nei suoi ragionamenti, e specialmente nel voler esser fatto nobile ^li questo Stato, con che ha voluto unirsi maggiormente, e appoggiar i figliuoli naturali, e disse già al duca di Savoia che metterebbe la vita per la Repubblica. Ama i piaceri, e ha gusto delle fabbriche; sente maggior molestia nell’ assistere ai consigli che nelle fatiche della caccia. Il gran cancelliere (1) e Villeroy fanno tulle le cose, e monsignor di Rosny (2) quella di risecare e trovar danari, il quale per questo è molto odiato. Il re ne accompagnò fino a mezzo la stanza, baciò le lettere di credenza; che sebbene ordinariamente i principi abbondano nei complimenti, e il resto misurano con gl’ interessi, con tutto ciò si riceve riputazione da queste dimostrazioni, e i francesi hanno gran concetto delle forze e della ricchezza della Repubblica. La casa di Lorena discende dal sangue di Carlo Magno; porta per arma quella del famoso Gottifredo di Buglione per via di donne; Renato II poi, nel 1480, fu fatto generai veneto con duemila scudi il mese, e fallo nobile. Se il duca o suoi figliuoli mancassero senza posterità, pretenderla la successione il gran duca di Fiorenza (3), e i principi di casa di Lorena in Francia. Sua altezza ha grande intelligenza di fortificazioni, onde ha accomodate molle piazze, e particolarmente alle frontiere di Francia, e verso Fiandra; dalla parte d’Alema-gna ha i monti e il Reno che. 1’ assicurano. Ma la Fiandra non gli si moverà contra per i comodi e beneficj che ne riceve. É principe assoluto, ancorché i francesi pretendano feu- (1) Il vecchio Pomponio di Belièvre, che aveva servilo solto cinque re. (2) Massimiliano di Bóthune marchese di Rosny, celebre poi sótto il nome di duca di Suily. (3) Per le ragioni di Cristina moglie del Granduca Ferdinando 1. 39