DI ALVISE CONTADINI. 1572. 269 gliuola del re Luigi XII, la quale ancora vive, ed essendo la sorella del duca maritata in Francia prima nella casa di Guisa, e ora in quella di Nemours, nell’una e nell’altra delle quali ha figliuoli), parte per le grosse entrate che il cardinale suo zio ha in quel regno, e parte per grossa somma di denari prestati a quella corona in diversi tempi, per i quali il duca possiede in Normandia un ducato che gli rende 20,000 scudi d’ entrata. Ma al presente pare che si vada alienando, o almeno allargando da quella amicizia. E questo nasce perchè vede che il duca di Fiorenza suo emulo, e forse inimico, essere mollo unito con Francia e prontamente onorato di questi nuovi titoli di granduca di Toscana, e sa che spera di aver anco in ogni occasione ogni aiuto. Ma sebbene 1’ affezione del re verso Ferrara non sia come soleva esser prima, non è però da credere che il re 1’ abbia da lasciare mal sodisfatto, sì che gli dia causa di gettarsi nelle braccia del re di Spagna. E però la maestà sua favorisce grandemente il Cardinal d’Este, il qual si può dire, che mai si parie dal suo fianco. Oud’è anco medesimamente da credere che il duca, per i tanti e tanto importanti interessi che ho detto che ha nel regno di Francia, non si sia per alienar da quella amicizia. Quanto al duca di Fiorenza, adesso quel regno è mollo unito con lui ; e questa unione è comunemente procurata e desiderala dall’ una e dall’ altra parte per il comune interesse rispetto al re di Spagna ; e non è da dubitare che se il duca fosse molestato, averia ogni aiuto di Francia ; non volendo quella corona per modo alcuno sopportare che il re di Spagna prenda maggior forza di quello che ha in Italia. Molle sono le comodità che la Serenità Vostra in ogni tempo, e massimamente a questo di guerra, può ritrarre dal-1’ amicizia di quel re, oltra la stima e il rispetto maggiore che da lutti vien tenuto di essa sapendosi che non gli manca 1’ amicizia di un così gran monarca, il quale, se non per altro, per i suoi propri interessi in ogni caso procureria con tutte le sue forze la conservazione di questo stato. Ma in particolare a questi tempi la Serenità Vostra potria valersi di due cose di quel regno, cioè milizia e frumenti, per lasciar da