DI GIOVANNI MICHIEL. 1572. 305 che non sia odiato; odiandosi per il più quello che si teme; e non si passa poi mai, o difficilmente, dall’odio all’amore. E siccome nell’amore consiste tutta la potenza e la forza di quei re, così per contrario nell’ odio la debilità e distruzione loro. Ho detto del re. Di mons. d’Angiò, minor del re di un anno, quanto alla natura e qualità sue, e quanto alla venustà e amabilità che veramente dimostra nell’aspetto, già la Serenità Vostra da più ambasciatori ne è stata informata. Questo solamente mi basterà di dire, per avventura non più udito, come ha del tutto perduto quella grande opinione di guerriero, che aveva data di sè per gli alti principj suoi ; avendo negli anni ancor teneri avuto il generalato, e guadagnato due battaglie con tanta reputazione sua, che in quei tempo, dappoi tornato in corte, era più riguardala la persona sua che quella del re ; ed era di tale autorità, che nelle grazie e favori ognuno andava a lui, perchè il re non sapeva contradirgli cosa che ricercasse. Ora del tutto mancati quegli spirili di bravura e quei pensieri gravi, si è talmente dato all’ozio e alla vita voluttuosa, senza curarsi punto di alcuna sorte di esercizio, che fa maravigliar ognuno; stando per il più fra donne, alle quali, tutto pieno di odori e di profumi, col farsi i ricci, e aver all’ orecchie sempre due o tre sorte di pendenti od orecchini, come si dice, aggiunta la vaghezza e attillatura delle camicie e delle vesti (in che non risparmia spesa), procura e studia quanto più può di piacere ; ma molto più lo procura col donar gioie e cose simili, che gli costano molto in grosso, in modo che ottiene e fa con loro quello che vuole. Questo è 1’ occhio destro e 1’ anima della madre, la quale egli non abbandona mai, e ne’ suoi viaggi, o piccoli o grandi, è sempre con lei, e mangia spesso seco. Interviene però continuamente nei consigli, non si facendo cosa seuza sua partecipazione; perchè è stimato di buono ingegno e di buon giudizio; come si vede nelle proposte e risposte che dà, certo molto accomodate. Ma dopo questo fatto dell’ammiraglio ancor lui non si va più intromettendo nelle grazie e favori quanto faceva prima ; che se alcuno lo ricerca, risponde che ne par- 39