DI SIGISMONDO CAVALLI 1574. 317 ser re. E se fosse vissuto , per quanto il cancelliere m’ ha detto, sariano state vedute uscir da lui risoluzioni importantissime ; e quando veramente sua maestà si fosse risoluta di voler applicar l'animo al governo del suo regno saria riuscito un buono e valoroso re, perchè nelle cose ove poneva studio si conosceva che avea giudizio. Quelle risposte che da sè dava erano di poche parole , ma assai salde e risolute ; e dirò questo particolare, che della caccia, che fu suo principal diletto, ne componeva un libro, che, per quello ho saputo, non si poteva veder cosa più perfetta. In tal materia la natura di sua maestà era tanto buona , che gl’inimici propri non la potevano odiare ; era forse più liberale di quello che si conveniva ai bisogni in che s'è trovato. La morte di questo povero principe si causò per una pessima abitudine acquistata dal modo di vivere, per la quale cascò ammalalo di una estraordinaria ebollizione di sangue, che tutta la massa era corrotta ; e se bene parve che da essa se ne liberasse, però dappoi mai stette bene. A questa imbecillità di corpo si aggiunse la occupazion grande dell’ animo per le congiure sopradette, che lo cruciavano estremamente, tanto più che non essendo assuefatto ai travagli , con grande impazienza e cruccio sopportava questi, nè mai poleva pigliar requie. Da questo distemperamento d'animo e di corpo gli umori s’alterarono in modo , che gli generarono due posteme nella membrana del polmone, che all’improvviso, si può dire, gli diedero la morte. Del re cristianissimo presente non occorre eh’ io dica cosa alcuna delle qualità e disposizioni estrinseche, per esser stato e aver conversato tanti giorni così domesticamente in questa città ; e buona parte anco di quelle dell’animo possono esser anco stale conosciute da Vostra Serenità e dalle Eccellenze Vostre per i molti ragionamenti e negozj importanti che hanno avuto seco. Pur perchè queste sono più occulte , e assai più difficili in poco tempo a conoscersi , però dirò quello che di lunga mano era attribuito alla persona di sua maestà avanti che partisse per Polonia , acciocché da tutte queste cose insieme possano cavare una compita cognizione della natura e