DI FRANCESCO VENDRAM1N. 1600. 463 la nobillà favorevole, la quale nella persona di sua maestà ha ritrovato col suo sangue la grandezza di Francia. I nobili con ambiziosi concetti pensano sempre d’ingrandirsi. I popoli sono pronti all’ impeto, e facili ad imprimersi ; ogni piccolo moto causa in loro confusioni, e abbandonano più di tutti quel principe che viene abbandonato dalla fortuna. I francesi sono buonissimi soldati, arditi, pronti di mano, veloci d’ingegno, impazienti, nemici di dilazione, liberali, generosi, officiosi nei complimenti; dimostrano umiltà, e nei fatti sono diversi; si scordano ugualmente beneficj e malefi-cj: sono collerici, e passano all’improvviso dall’amore all’odio, e benché i duelli siano stati proibiti, ogni provvisione resta senza frutto. Sono migliori soldati a cavallo che a piedi, all’opposito de’spagnuoli; i primi loro impeti sono veementi; amano le novità, vivono morbidamente, e si danno ai piaceri; fuggono i travagli e la cura delle cose familiari; sono però d’ingegno accomodato a riuscir in lettere ed armi ; in queste i nobili, in quelle gli altri; onde i governi sono nelle loro mani; e se i cadetti volessero studiare, avriano i governi e i beni ecclesiastici. Per esser troppo liberi disconcertano i negozi , all’ opposito de’ spagnuoli che sono troppo sagaci e coperti ; ma benché tanto contrarj fra di loro, si sono nondimeno accordati per ambizione e per avarizia alla distruzione del loro proprio regno, nel quale non è cosa sensibile che non abbia provato grave percossa. Godono il ben presente senza curarsi del futuro ; gli spaguoli esaltano le cose passate, gl’ italiani pensano al futuro, e i francesi al presente. Sono diventati accorti, ma non cauti, bravi e arditi, ma non più prudenti. Il re presente terrà sempre lontane le sedizioni e il regno in quiete ; ma se restasse piccola discendenza (1), succederebbero nel governo moti tra le due case, Umena per l’una e Soissons per 1’ altra. La guerra ha apportato due doni alla Francia, ma d’essi non se ne può servir il re; l’uno è sette milioni d’oro di Spagna; l’altro, che vi si sono fatti soldati e capitani, dei quali però si deve temere che sia maggiore il pericolo che (1) Cioè di pupilli.