DI GIOVANNI CORRERO. 1569. 193 fonte. La regina più volte ha promesso di volere stare tre mesi prima che dia via alcuna chiesa vacante, per aver tempo di pensarvi sopra ed eleggere persone sufficienti ; ma sono state tutte parole. Anzi per il più sono conferite quasi prima che siano vacate ; ed al mio tempo qualcuno ha avuto fatica grande in far credere che egli fosse vivo. Il francese in effetto è nemico dell' indugio ; e sebbene la regina non è francese, pure è molto tempo che sta in Francia ; ed è tanto molestata da quelli che gli sono attorno, che non potrebbe tardare se ben volesse. Que’ grandi vorrebbono che si provvedesse, ma senza incomodo loro ; però vanno dicendo che meglio saria lasciar tanta entrata alle abbazie e priorati, che fosse bastante per nutrire i monaci ordinari, e del resto far tanti cavalierati e commende senza obbligo, le quali si distribuissero per sua maestà a chi più le piacesse. Cosi essi credevano fare un saldo con Domenedio ; e s’ingannano, perchè, a giudizio dei savi, la dritta è non s’intrigare nelle cose della Chiesa. Non fu mai tempo alcuno che le cose spirituali non fossero separate dalle temporali. Sono incompatibili ; e chi cerca di unirle, le confonde ; anzi confonde sè stesso, e col proprio fiato accende un fuoco senza avvedersene, che non è poi bastante da estinguerlo. È stato osservato, ed è cosa certo degna d’esser notata, che tutte volle che la corona di Francia è trapassata da un sangue all’ altro , la religione allora era negletta, e il re si faceva lecito metter le mani nei beni della Chiesa. A tal che dagli esempi antichi ed effetti moderni ben possono i francesi esser più che certi che di qua è venuto la lor rovina, che ha ridotto quel regno in stato che è più degno d’esser compassionalo che invidiato. Ma non basta compassionarlo, anzi è necessario che ogni principe cristiano se ne condolga come di cosa propria. Perchè non credano le SS. VV. EE. che i disegni degli ugonotti siano così corti che non trapassino i limiti della Francia. Anzi ardiscono, e lo dicono apertamente, sperare di sovvertire tutto il cristianesimo ; e se prevalessero in quel regno, non so quello si potesse sperare. La Fiandra sarebbe spedita : nè giovereb-bono al re cattolico presidii nè cittadelle , essendo il paese 25