DI GIOVANNI COlìREIt. 1574. 165 In questi confini 30 e più luoghi sono presidiati, chi di più cavalleria o fanteria, chi di manco, secondo la qualità. Gia-varino (Raab) è il più forte di tutti, ma con imperfezioni , che non lo rendono gagliardo per un’ ossidione turchesca. Gli altri tutti non sariano atti a far molta difesa quando fossero battuti dadovero, onde la speranza di ritenerli si restringeria nei buoni e molti difensori. La natura benigna ha donato a quei popoli paese ameno , copia di grani, vini, carne, pesci, cavalli, oro, argento ed altri metalli d’ogni sorte, onde non manca loro alcuna cosa necessaria , perchè dove sono queste l’altre vi possono facilmente esser portate. Ma la fortuna contraria non consente che godano in pace queste comodità, ma li tiene in continuo pericolo della vita ; che se gli Ungari non cedono di valore, cedono però di numero a’Turchi, onde per dieci bottini che facciano questi, gli altri ne fanno uno ; e in sette anni di tregua , oltra alcuni castelli, perdettero 30,000 anime. La disperazione de’popoli dev’ esser più considerala al presente che per il passato, perchè persa l’occasione della lega di Venezia, arguiscono nell’Imperatore debolezza di forze e depression d’animo, nè s’ingannano ; e non hanno gli Ungari tempo d’aspettare avendo il fuoco in casa. Il loro esterminio ridonderia in pregiudizio alla cristianità, perchè in campagna sono più atti di tutti a resistere a’Turchi, essendo di natura arditi, nè conoscendo paura , e la durezza della vita li fa atti a ogni disagio ; ma , come dico, sono pochi. S. M. metteria insiemè otto in dieci mila cavalli ; di fanteria non professano , perchè manca loro la disciplina , ma riusciriano. Armano come i Turchi con pelli d’animali sui cavalli, e portano penne d’aquila come i Polacchi. Sebbene eleggono il re c lo gridano quando si corona , questa è cerimonia e non libera elezione , e anco si dogliono che il re non stia fra loro, e che il comando della milizia sia in mano de’Tedeschi. Al Transilvano molti avevano inclinazione , il quale è tributario secreto del Turco , del qual è amico quanto la necessità lo stringe. In segno che esso principe o vaivoda di Transilvania sia cattolico , sehben non ardisce