DI VINCENZO QUIRINI. 1507. 29 duca Giorgio tli Baviera c per le guerre del Palatino gli sono venuti in mano, c potria vender a’ proprj alemanni, e massime a’ principi ecclesiastici che hanno molti danari contanti. E siccome in questa sua impresa ha cominciato a impegnarne alcuni, così al presente si afferma che per ritrovar danari li impegnerà tutti ; e già per quello eh’ io trovai c vidi in Augusta, come per mie de’dì 12 e 10 agosto io scrissi, sette compagnie di mercadanti, Fucher, Belzer, Hestclcr , Casimprout (?), Adelor, Baumgartener c Herbert, erano pronti a dare alla Maestà prefata, togliendo di questi contadi per pegno, fin alla somma di 150,000 raines , e non senza lor guadagno. Queste due vie sole delle gioie c dei contadi sono quelle per le quali il re de’ Romani può trovar da sé stesso danari senza aiuto dell’ Imperio. Con i quali danari, ogni volta che Sua Maestà li trovasse , può nei suoi paesi proprj, vicino a questo eccellentissimo Stato, senza disconcio alcuno, cavar da 10,000 fanti tutti eletti, che anderiano a servirla più che volentieri. E ol-tra questi, pur de’suoi paesi, avrià da 800 uomini d’arme all’ alemanna, tutti obbligati a servirla per sei mesi per le spese sole, per esser gentiluomini feudatarj suoi. Oltra tutte queste cose il prefato re ha il paese della Borgogna e della Fiandra in governo (1), del qual veramente, da poi la morte del re Filippo suo figliuolo (2) , ne può disporre a modo suo. E acciò la Sublimità Vostra meglio intenda il tutto, le entrate di quei paesi, come altre volle referii in questa ren-ga (3), tra l’ordinario c l’estraordinario, non eccedono la somma di 450,000 ducali per anno. Delle quali entrate il re de’ Romani ne può al presente disporre conira il re di Francia (1) In Tirili del matrimonio contralto nel 1447 con Maria di Borgogna liglia cd crede di Carlo il Temerario. (% Filippo, nato dal suddetto matrimonio, morì il 2o settembre 1506, avellilo già avuto da Giovanna ereditiera di Castiglia c d’ Aragona ( ond’cgli aveva assunto il titolo di re di Castiglia in morte d’ Isabella sua suocera ), oltre quattro femmine, Carlo imperatore V del suo nome, fondatore del ramo Austro-Ispano, e Ferdinando, imperatore dopo la morte del fratello, c continuatore di casad’Austria in Germania. (3) Allude alla relazione di Borgogna ila noi pubblicala nel T. 1.° di questa Serie.