134- RELAZIONE DI GERMANIA nissc la Germania, senza la quale poco o nissun rimedio si può sperare, si perchè quel membro della cristianità tanto principale si può dire orinai tutto guasto, come perchè gli altri regni, che si sono infetti dalla mala disciplina venuta di Germania, si lasciano chiaramente intendere che finché non vedono lei rimessa , nè anco loro si muteranno ; e sebbene per mie lettere V. S. avrà particolarmente inteso quanto si possa sperare che la Germania vi vada, nondimeno brevemente ancora ne dirò alcuna cosa. Quando fu pubblicala la bolla del concilio (1), i rappresentanti di Germania tennero un convento in Norimberg per trattare di quello che avessero a fare in questa occasione, e l’Imperatore vi mandò suoi ambasciatori, e medesimamente vi si trovarono due nunzi del papa, Delfino e Comendone, per esortare quei principi in nome di Sua Santità al concilio. Ma non fu data altra risposta se non che, non avendo loro a far cosa alcuna con il Pontefice, si maravigliavano che avesse mandato suoi nunzi ; ma a quello dcllTmperatore risposero , che conoscendo S. M. C. per loro capo, gli rispondevano , che sebbene era slato conosciuto che i concili non avevano portato quell’ utile alla cristianità che si sperava, nondimeno vi si troveriano, quando fussero chiamali ad un concilio libero e generale, ma non come questo di Trento, il quale , come appare per la Bolla , è più presto continuazione del vecchio che indizione del nuovo. E volevano quattro condizioni : che la sola parola di Dio fosse giudice del concilio, e-non tradizioni umane; che il papa fosse tenuto obbedire ai decreti che fossero falti ; che i vescovi fossero liberati dal giuramento che hanno con la chiesa romana, acciocché più liberamente potessero dir il loro parere, e che insieme con essi vescovi abbiano voto decisivo anco i principi prolestanti. Olirà di ciò deliberarono in quel convento d’ unirsi fra di loro, almeno in apparenza , nella religione , perchè la fama eh’è fuori della loro disunione li diminuisce molto nella reputazione. Però , sebbene in effetto ognuno restò (1) ttioc della riapertura del Concilio di Trento, che ebbe luogo il 18 gennaio 1562, e elio delinitivamenle si chiuse il 4 deceinbre del 1563.