DI PIETRO DUODO. 1592. 335 non s’estende più di quella d’ ogni altro senatore. È ben vero che appartenendosi al re il dar gli ufficj del regno, che da due e tre mila talleri ascendono fino a 100,000 d’entrata, per questa strada egli ha comodità di farsi molti senatori parziali , e perchè pure a lui tocca il surrogar in luogo dei morti i nuovi senatori, anco per questa via si fa degli aderenti. Sogliono questi senatori, nel dir le loro opinioni, essere molto lunghi, facendo moltissimi d’ essi professione di eloquenza , onde alle volte consultano i giorni intieri senza deliberare cosa alcuna, e nel dir le loro opinioni parlano ancora tanto arditamente l’un contra l’altro imprecando le loro azioni, e anco biasimando quelle del proprio re, che pare che sia gran miracolo che non vengano all’ armi, essendo essi soliti di portarle in senato. Sono conservate le deliberazioni di questo consiglio dal gran cancelliero, e dal vice cancelliero in sua assenza , e presso questi si trova il sigillo regio, che dà spirito e forza a tutte le deliberazioni. Ma in questi disgusti che ora sono tra il re e il cancelliero, il re, per privarlo della sua autorità, fece un editto che non avesse alcun vigore il sigillo maggiore, che si trova appresso il gran cancelliero, se non era unito col minore che era appresso di lui, onde venne a privarlo della prerogativa ; e fece un altro ordine poi che il sigillo minore avesse tutta la forza e il potere. Creò anco un vice cancelliero totalmente contrario e nemico al cancelliero per franger maggiormente la sua potenza , sostituendo in loco del nemico uno amicissimo. La Dieta è una radunanza di tutta la nobiltà, la quale o per sè stessa vi concorre, o per via di nunzj, e si suole intimare solamente dal re, sebbene pare che quest’ ultima sia stata convocata dal convento d’Andreovia ( Jendrzciow ). Suol esser chiamata la dieta per la creazione del re, dall’ arcivescovo di Gnesna , e simili bisogni concernenti l’interesse comune. Tutte le materie che s’hanno da trattare in essa si consultano prima maturamente in senato, e dopo fatta la risoluzione, s’espediscono le materie insieme con la risoluzione a tutte le provincie del regno, nelle quali immediatamente i palatini fanno i particolari conventi di ciascheduna provincia, convo-