DI PIETRO DUODO. 1592. 339 deposizione del titolo di re di Polonia che s’aveva usurpalo. Le quali cose non furono mai ratificate , perchè essendo accompagnato ai confini da 150 cavalli soli, e dovendo esser incontrato da altrettanti di Alemanni, questi furono più di 600, onde non volle giurare, e i Poloni inferiori di forze non lo poterono costringere. Da ciò han avuto origine le difficoltà che nacquero nella trattazione del matrimonio, perchè essendosi universalmente concluso di dar 1’ arciduchessa Anna al re con quelle condizioni che per lo passato s’erano maritate altre principesse di casa d’ Austria nei passati re di Polonia , che sono 40,000 talleri di dote, gli ambasciatori che andarono a levar la sposa volevano che l’Imperatore giurasse e ratificasse i capitoli conclusi in Polonia da Massimiliano, il che da lui era negato , non essendo , come diceva , in sua balìa il costringer Massimiliano a rinunciare quel titolo. Ma finalmente furono composte queste difficoltà includendosi nella scrittura del matrimonio i capitoli della pace, a’ quali sottoscrisse l’Imperatore , parendo tuttavia che solo sottoscrivesse a quelli del matrimonio. Ma perchè la cognizione del presente stato di quel regno dipende dalla notizia delle discordie che in esso vivono , è necessario aver qualche notizia di esse per compita intelligenza. 11 gran cancelliero era per lo passato non solo unito col re, ma è stato anco in gran parte causa della sua elezione ; e P origine dei disgusti che al presente regnano tra loro è stata questa. Sosteneva il gran cancelliere che gli ambasciatori del presente re, quando egli prima tentava l’assunzione alla corona , avessero promesso d’ unir al regno di Polonia e incorporar col resto della Livonia quella parte di essa provincia che dal re di Svezia suo padre fu tolta a’ Moscoviti, per la qual tuttavia guerreggiano ; onde essendogli una volta in una dieta pubblica rinfacciato da esso questa promessa , rispose il re che i suoi ambasciatori non avevano avuto tale autorità, e replicando il gran cancelliero sopra tal mancamento, il re alterato rispose, e messa la mano alla spada partì dalla dieta, e fu pericolo perciò quel giorno che non succedesse qualche notabil fazione, se la prudenza del re non avesse mitigato lo sdegno conceputo.