00 APPENDICE ALLA RELAZIONE no , lasciando agli altri le ripulse , l’essere condannati, e lo starsi la maggior parte in una estrema povertà. E fino a (piando , valoroso popolo . lino a (piando queste cose pazientemente sopporterete ? ¡Non vedete la libertà di voi stessi essere posta nelle proprie mani vostre ? INoi ci vergogniamo per certo di raccordarvi in quanto dispregio vi tenga la superbia di pochi , e con quanto disonore sopportiate senza vendetta infinite ingiurie da loro fattevi , siccome il privare voi , nati nobili, della propria nobiltà vostra , e con lungo inganno mescolato di tirannica forza avervi fatto , di nobili che voi eravate, gente plebea, cacciandovi dal proprio Consiglio, e in sè soli accogliendo tutta la somma delle dignità. Onde di uguali , che loro ragionevolmente dovreste essere, vi hanno ridotti in aspra servitù, non di un solo e gentil re , ma di duemila e più crudelissimi tiranni ; laiche voi parete offesi d' una infinita dappocaggine e viltà ili core, posciachè tanto temete (li quelli, ai quali ragionevolmente dovreste porre temenza ; tanto più essendo noi in Italia . anzi quasi nelle contrade di Vinegia con esercito sì potente preparato alla vostra difesa. Noi. o Viniziani, sperimenteremo, siccome alle altre terre , di rendere a voi la libertà. Ma per lo sito della città vostra è posto poi nelle vostre mani che ciò sia in vano, oppur con qualche effetto. Come in voi si alletta tanta viltà? Come, nati liberi e gentili , potete soffrire di morire ignobili e sopportare sì crudele servitù, quanta è quella di pochi nobili della città vostra, presso ai (piali (come dissi) è ogni somma gloria dello Stato? I>e grandissime ricchezze , i tributi de’ popoli soggetti, e in breve tutta la maestà , tutte le cose divine , tutte le umane sono nelle scellerate lor roani. Nè si vergognano o si pentono questi tali della loro crudeltà , anzi vanno dinanzi da voi dimostrando il magnifico aspetto de’lor magistrati come gli avessero guadagnati con la virtù, e non con la iniquità predati e tolti. Ohimè , che i servi comprali col denaro non sopportano gl’ingiusti signori; e voi, o Viniziani, nati liberi, sopportale con buono animo tal servitù! Non vedete voi che l’innocenza nella vostra città è più pericolosa che onorevole ? che 1 benefizi e le leggi vostre non sono nelle mani de’buoni, ma di quelli che hanno più di audacia e di malizia ? 1 quali non si degnando di voi, come essi nati di nobiltà, e solamente di gravi an-garìe caricandovi , dividono tra sè i tesori vostri, e già fanno più tosto partecipi degli emolumenti dello Stato molti uomini, che col nome di nobili vengono di Creta , che voi , nati , nutriti . abitanti