458 RELAZIONE 1)1 SPAGNA sicurtà delle cose sue in omnem eventum di estraordinario bisogno , che tutto l’oro e l’argento privato , il quale, come ho di sopra detto, è circumcirca quattro milioni all’anno, vien in Siviglia tutto deposto prima nella mano sua e nella sua zecca, ed ella può, secondo le urgenze sue, prevalersene a suo piacere, il che se bene S. M. non farebbe così facilmente , tuttavia lo ha fatto alcune volte di qualche somma, assegnando proventi annuali di un tanto per cento di giuri ai padroni, i quali finalmente lo conducono per investire ; ed è in poter suo di farlo anche di tutta la somma quando la necessità la costringesse a doversene valere. Ora se questa entrata annuale di S. M. sia per accrescere o scemare nell’ avvenire , io non voglio affermare cosa alcuna per certa. Voglio ben dire che, per quanto io ho potuto comprendere da varj ragionamenti, stimo che abbia a restar almeno in questo stato lungamente ; perciocché certa cosa è che ogni giorno vengono messi innanzi a S. M. nuovi scoprimenti di paesi vicini pieni di oro e argento siccome sono questi, ed ella contentandosi per ora di ricevere le deposizioni e i testimoni di quello che si potria scoprire e operare, rimette poi ad altro tempo opportuno l’effettuare quello che le viene anteposto. Saria stata questa invenzione delle Indie più convenevole impresa a nazione più numerosa e più feconda di quello che sia la spagnuola, perciocché manifestamente si vede che non potendosi con tutto il necessario numero d’uomini spa-gnuoli attendere a tante parti del mondo quante hanno in loro potere, bisogna per necessità pretermettere e lasciar andar sopramano moltissime cose, che da una nazione più numerosa di questa potrian forse meglio essere finite. Sicilia , Napoli, Milano , Fiandra, Barberia, l’armata di mare, e queste Indie, tutte hanno il nervo dei loro presidii in Spagna, e pare che S. M. non voglia o non possa confidarsi tanto in alcun’altra nazione ; onde non potendosi con questa sola supplire a tutte le parti, è necessario, si come ho detto, acquietarsi con quello che ha, e pretermettere il resto che si potria acquistar*. Il governo di queste Indie è commesso da S. M. alla cura di alcuni viceré, correggilori c castellani, che di tempo in