308 RELAZIONE DI POLONIA lunghezza e la metà per larghezza , ed in esso sono quindici ducati, sedici grandi provincie e due regni. E d’ animo severo e crudelissimo , tanto che delle condizioni dell’ animo e stato suo potrei fare un’altra relazione non meno lunga di questa. Può fare ( mettendo tutte le sue forze insieme con i Tariaridi Russia e d’Astrakan suoi sudditi) duecentomila cavalli , ma dei buoni centocinquantamila. È ricco di tesoro e di grandissima quantità di gioje. È in guerra perpetua col re di Svezia per odii particolari fra loro, e col Turco per causa di confini. Dalla parte di Svezia , per i monti asprissimi , per le nevi e ghiacci estremi quasi in tutte le stagioni dell’anno, può fare all’inimico e da lui ricevere anco poco danno ; ma può far mollo contro i Turchi ed altri Tartari nemici suoi, contro i quali ha fatto notabili fazioni, ed in particolare cinque anni sono , che ruppe un’ armata loro nel fiume Tanai, e messe anco in fuga l’esercito di terra che gli veniva contro per fare l’impresa di Astrakan , ancorché fosse in numero di 130,000 persone ; cioè 80,000 Tartari Precopensi confederati col Gran Signor, 30,000 Turchi, 3000 giannizzeri, e il resto canaglia. Ha due figli, uno d’età di 25 anni e 1’ altro di 24 , quali tiene mollo bassamente. È di età di 40 anni, di persona ben formata e di buonissima complessione. Nelle lettere che scrive ordinariamente si chiama re e grande imperatore, con infiniti altri titoli ; e con tale occasione dirò che ho inteso ch’egli è molto inclinato alla nazione italiana , e particolarmente ai veneziani, e si è fatto fabbricare un palazzo simile al nostro, con una sala come è quella del gran consiglio. Questo principe è ancora egli in predicamento , e massime dai Lituani e Ruteni, per re di Polonia, e non ha punta minor parte di qualsivoglia altro, poiché pare anco che tutta la plebe lo desideri. A favor suo si dice di più, che unita la potenza sua con la Polonia , sarebbe invincibile , e potrebbe gagliardamente contrastare col Turco, e non solamente recuperar la Valacchia, ma passar più olire. Che sebbene è greco di religione, facilmente si ridurrebbe all’obbedienza della Sede Apostolica , come già ne diede intenzione, purché fosse stato incoronalo, se non imperatore, almeno re