DI TOMMASO CONTAMINI. 1590. 247 Suol pensieri c fini. Il fine dell’ Imperatore presente non è d’acquistare nò d’ampliare il dominio, ma di godersi in riposo quello che possiede ; nè Sua Maestà, per quello che si può conoscere , moveria l’armi o troveria pretesto di travagliare gli stati d’altri quando non fosse molestato , e se lo facesse , bisogneria credere che fosse fatta una gran forza alla sua natura e alla sua volontà. Avria potuto guadagnare per la sua casa lo stato del duca di Wirtemberg, per esser finita quella linea per la quale fu conceduto, e si è contentato di lasciarlo ai successori d’altra linea (1). Avria potuto procurare di dare lo stato di Gleves, mediante le dissensioni, ad uno dei fratelli, maritandolo con una figlia di quel duca, e nondimeno, per non far dispiacere al re Cattolico, per non dare materia di travaglio, e per non esser astretto a mover l’armi, se n’ è astenuto. Potria, con l’occasione delle discordie di Germania, introminettersi negli stati di diversi, e nondimeno non vi pensa. Non ha l’animo volto alla posterità , parendo in tutto alieno dal pigliar moglie, e del matrimonio dell’ infanta di Spagna più non se ne parla (2). Ha per fine la pace e la quiete, e quanto a questa parte è certamente ottimo principe. Qualità dei ministri. I ministri che maneggiano principalmente ogni cosa sono due, il signor Ronfò (?) e il signor Traver; l’uno maggiordomo di Cesare, l’altro maresciallo della corte; ambidue sono del consiglio secreto e della camera di Sua Maestà , e quello che essi vogliono quasi sempre si determina. Il maggiordomo mostra essere più accorto e più sagace; l’altro è più buono e più sin- (1) Ciò fu nel 1593 in morte del duca Luigi di Virlemberg, ultimo della linea di Ulrico V, al quale Carlo V concesse nel 1534 la reintegrazione nelio stalo, perduto già per ribellione all’impero nel 1520, sotto condizione di riconoscerlo come feudo di casa d’Austria. Rodolfo non volle o non credette opportuno rivendicar quel diritto in morte del duca Luigi, e concesse la successione al ramo collaterale di Federico di Monlbeliard , c di più, con patente del 24 gennaio 1599, lo prosciolse dal vincolo feodalc sopraccennato. (2 Di ciò abbiamo ripetuti riscontri nelle Relazioni di Spagna.