218 RELAZIONE DI GERMANIA llella guerra In Ungheria col Turco. I Tedeschi sono discordi tra di loro nelle provvisioni della guerra , come si è veduto nel difendersi dai Turchi ; e nel contribuire il danaro per la guerra non si fidano di darlo in mano dell’ Imperatore, ma vogliono che sia speso da loro medesimi. Le contribuzioni per la guerra sono tarde e difficili, c in ciò procede l’imperatore in tal modo, che non consegue la pace e patisce i danni della guerra. Perchè volendo cavar danari dal papa, e dai principi d’Italia e di Germania, mostra d’apparecchiarsi alla guerra, e frattanto dà comodità e occasione al Turco di assaltarlo cd offenderlo , e perde l’occasione di trattare la pace ; e così non fa nè 1’ una cosa nè l’altra in quel modo che si converria. L’esercito turchesco, se venisse all’ offese degli stati del-l’Imperatore, si potria dividere in tre parti, una verso Croazia , la seconda verso Temesvar, e la terza verso Ungheria (1) per andare poi verso Vienna. La prima impresa saria più facile per esser la parte più debole, e se i Turchi disegnassero di acquistare Carlostat, e poi impadronirsi di Trieste e Gradisca e altri luoghi simili, che per occuparli non avriano difficoltà alcuna, verriano ad esser padroni di tutta la Croazia e della porta per entrare in Italia. La seconda impresa è stimata più ardua , rispetto al sito e alla strettezza dei passi, ma essendo padroni di tutto il paese sino a Buda, potriano facilitarla. Quanto alla terza , possono tentare Canissa (2) per drizzarsi poi verso Vienna, e schivare le bocche d’alcuni fiumi che rendono il paese paludoso, per il quale avriano da passare quando andassero per 1’ Ungheria ; e quando poi s’accampassero sotto Vienna , dovriano impadronirsi d’un colle, che gli è vicino, per dominare il Danubio, e impedire i soccorsi e le vettovaglie che vi si conducessero. (1) intende quella parte d’Ungheria che ancora rimaneva in potestà flelPIm-peralore. ($) Kanyscha Ira la Drava e il lago Balaton.