DI TOMMASO CONTADINI. 1596. 233 d’Austria, per aver egli dissentito da quelli che volevano far re P arciduca Massimiliano , e per averlo condotto prigione (1), e s’aggiunge che è mal disposto verso il principe di Tran-silvania per le esecuzioni fatte contro quelli di casa Battori, e in particolare contro il fratello del cardinale, e per aver alienato lo stato di Transilvania , quando egli non abbia figliuoli maschi, c privali gli altri della sua casa (2). E questi rispetli fanno dubitare di lui. Se il Turco si voltasse contro l’Italia, le armi di Polonia sariano di grandissimo momento a frenarlo ed impedirlo , perchè per la Valachia e Moldavia si potrian opponere a’Turchi, i quali non è dubbio che ardissero passare oltre se prima non debellassero o acquistassero quella nazione. E se questo principe di Transilvania prevalerà in questa guerra, le sue forze per il medesimo effetto saranno di non poco momento, anzi di tanto maggiore quanto più saranno vicine al nemico ; e però di lui si deve tener quel conto che conviene pel beneficio che se ne può ricevere (3). I Turchi poco hanno da temere di una lega de’ principi cristiani, perchè non sarà trattata se non quando alcuno fosse offeso da lui, e mentre si negoziasse potria egli fare degli acquisti, e indebolire tanto quello, che poco beneficio potesse apportare alla lega. La quale quando fosse conclusa , e si fossero unite le forze, egli stando solamente sulla difesa, potria aspettare il beneficio del tempo , il quale facilmente potria par- (1) Morto nel 1586 Stefano Baltori re di Polonia, l’arciduca Massimiliano d’Austria, fralel minore dell’imperatore Rodolfo, aspirò a quella corona in concorrenza di Sigismondo ( III; tiglio di Giovanni IH re di Svezia, che fu l’eletto c riconosciuto dalla nazione. Ma un parlilo dissidente avendo votato a parte per Massimiliano, questi tentò di far valere quel titolo e conquislarsi il trono colle armi. Ma battuto a Pilschen e fallo prigioniero, dovette alla intercessione del papa la sua liberazione. \%) Sigismondo Battori principe di Transilvania, in occasione di una congiura dei signori di quel paese contro di lui, nel 1594, ne fece decapitare parecchi, fra i quali Baldassarre Baltori, fratello del cardinale Andrea, suoi cugini. Ma temendo in egual tempo le conseguenze de! fatto si accordò, come qui è detto, coll’imperatore Rodolfo per la cessione eventuale dello stato. Tentò più tardi di contravvenirvi; ma male gliene successe, e terminò i suoi giorni in una specie di detenzione a Praga nel 1613. (3) I Veneziani fecero di più, perchè appunto nel 1593, in previsione dei pericoli che potevan loro sovrastare, decretarono la costruzione della fortezza di Palmanova nel Friuli. Inflazioni Venete. 30