Di LEONARDO DONATO. 1573. 440 ed è assai ragionevolmente chiamata Nuova Spagna per le molte terre grosse abitate e ben fabbricate che in essa si trovano. Il Perù dal 31 fin al 33, con inestimabile e orrenda e ineffabile crudeltà contro quella meschina gente per cavarne proffilto nella cava dell’oro, e la Florida... (Lacuna nell’originale). E furono fatte queste conquiste con così poca gente nel principio , che pare una favola il dirlo, ed è pure la verità ; perciocché con poco più di cinquecento sòldati armati di archibugio e di pochi pezzi d’artiglieria, che da quelle genti erano stimati folgori, terremoti e tonitpui del cielo, fu conquistata da Fernando Cortese la Nuova Spagna ; e nel Perù il principio fu di duecent’ uomini soli, e tutta la conquista poi fu in diversi tempi finita con due fin tremila soldati solamente. È ben vero che la imbecillità e la viltà e l’ignoranza degli Indiani diedero grande aiuto agli Spagnuoli, e medesimamente le intestine dissensioni e divisioni dei loro pro-prj signori, i quali si valevano l’uno contra dell’ altro del valore spagnuolo ; ma finalmente tutto terminava nella loro propria suppeditazione. Tanto è che così come miracolosamente gli scoprimenti di quei paesi sono stati fatti, così ancora miracolosamente sono stati acquistati; e quelle forze, che in queste nostre parti non sariano state sufficienti ad espugnar un picciolo castelletto, hanno bastato per far impadronir Spagna di tutto un nuovo grandissimo mondo. Si naviga a queste Indie quasi in tulli i tempi dell’ anno con la medesima facilità che si suol fare da questa città in Alessandria ; anzi, così nell’ andare come nel ritorno delle dotte, aspettando certi venti continuati, i quali , senza quasi mai far cambiar la vela, le conducono al fine del loro viaggio, é riputata quella navigazione assai più facile ancora che la nostra del mare Mediterraneo. Perciocché non essendo allora il mare più che tanto procelloso, e il cammino quasi sempre diritto, e non più lungo di cinque , sei, fin settemila miglia , questo viaggio nell’andare si fa in due mesi e mezzo fin tre, e in altrettanti di ritorno, con una sicurtà, in quanto alla navigazione, inestimabile. E veramente non si può quasi tanto magnificare che basti la particolare felicità e ventura , che in Relazioni Venete. 57/