DI VINOICNZO TlìOV I .')7(). Itti poi si restrinsero in. dire clic desiderava» di poter viver come avevano fatto sempre. Al che S. M. assentì, e gliene volle far scrittura per cauzione e memoria. Ma perchè in essa era detto che potessero vivere come avevano fatto sin allora senza altro impedimento , e solo che non potessero innovar alcuna cosa, i cattolici dicevan eie S. M. aveva dichiaralo per essi, e gli altri per loro ; con che ottenne ciò che voleva. Nella seconda eran due difficoltà; oonvocar gli elettori alla dieta generale, e convocati farli risolver all’ elezione, perchè adducevano che la Germania si mostrava poco contenta che tal dignità si perpetuasse in casa d’ Austria , e che Rodolfo era poco grato ; e Sassonia si sospettava che aspirasse a tal dignità. Si stringe S. M. prima con gli ecclesiastici, e massime Treveri, che era in nome di principale. Assicurato pellài mezzo di Sassonia, fu assicurato di tulli ; e disse Sassonia di voler viver piuttosto duca commodo che incommodo imperatore e povero, e che con gli stati che tiene avrebbe trovato altri principi in Germania pari a lui di forze che non l’avrebbero tollerato superiore a loro, e eh’essendo duca viveva a piacere, mentre essendo imperatore i travagli gli avriano abbreviala la vita. Il Palalino sentiva male dell’ Imperatore , ma non si volle scoprire e mandò il figlio in Ratisbona. Prima di far l’incoronazione di Rodolfo voleva che approvasse una scrittura di Ferdinando di venti anni prima, per la quale si concedeva a quei della confessione augustana di poter abitar sicuri in ogni luogo di quella provincia, e che i principi secolari ed ecclesiastici non li potessero cacciar dalle loro giurisdizioni ; ma S. M. s’oppose destramente. Gli elettori quasi strinsero l’imperatore a questo punto( "o di conceder quello che non doveva , o di non aver il suo desiderio intorno l’elezion del figlio ; e fu stimata cosa miracolosa cavar conclusione di tapi’ importanza da persone tanto discordanti nella religione, com’erano i principi elettori. I beneficj dell’ elezione del re de’ Romani si possono arguire dal considerar gl’ inconvenienti che sarebbono seguiti dal contrario ; perchè se fosse mancalo l’Imperatore innanzi questa convenzione, o in essa non si fosse ottenuto quanto si