DI PIETRO DIODO. 1592. 347 (li età di ventiquattro auni, di pelo biondo, di molto consiglio e di grave prudenza , benché non sia molto esperimcntato nei governi di stato. Dalla parte di padre e di madre ha nobilissimo lignaggio , perchè l’avo paterno fu Gustavo ( Wasa ) che fuggito dalla prigionia de’ Dani, e arrivato che fu in Svezia , tanto operò col suo valore e con la sua prudenza , che dalla nobiltà fu innalzato al regno, nel quale valentemente e saviamente si mantenne. Lasciò dopo di se tre figliuoli, Eri-co primogenito, che gli successe nel regno, il quale per la sua natura tirannica fu , quattro anni dopo la morte del padre , scacciato dal regno dai fratelli e dalla nobiltà nell’ anno 1567 ; Giovanni secondogenito, il qual vedendosi nella priva-zion del fratello padrone delle forze del regno s’impossessò della corona, che fino al dì d’ oggi gode ; e di questo è nato il presente re di Polonia. Federico, terzo fratello , duca d’Ostro-gozia, restò escluso dal fratello Giovanni (1). Da parte di madre discende da una figliuola del re Sigismondo I , talché possono affermare i Poloni d’avere trasportato nel regno una pianta che discende dal tronco della casa Jagellona , sebbene per via di femmina, dalla qual casa hanno avuto i Poloni cinque potentissimi re, che hanno grandemente accresciuto il loro regno. La regina Anna zia del re, e già moglie del re Stefano Battori , vive ancor essa insieme col re , e pretende d’aver la precedenza sulla regina sposa ; onde quando fui per visitar la regina sposa , alcuni mi si fecero incontro per condurmi dalla regina zia e persuadermi d’andar prima a lej ; ma io non volli andarvi, il che fu molto caro al re, che desidera che la moglie sia più stimata ; onde non passa molto buona intelligenza con la regina zia. La regina regnante è d’ età d’ anni 19 , picciola di corpo, di belle e graziose fattezze, e di maniere gentili ; è amata singolarmente dal re, ed essa ama vicendevolmente esso re. La principessa di Svezia, sorella del re, si trova ancora essa (1) Qui il Duodo è incorso in più di un errore. Gustavo Wasa lasciò quallro tigli e non tre : Erico XIV, Giovanni III, Magnus ( e non Federico ) duca d’Ostrogo-zia, morto imbecille nel 1595, e Carlo duca di Sudermania, che più tardi succedette nel regno, come precedentemente abbiamo avvertilo.