IH DELAZIONE III GERMANIA l’or mille cavalli , che paga a 300 gentiluomini della sua casa a fiorini dieci per cavallo il mese. . . . fiorini 120,000. Per la guardia dei 100 alabardieri a fiorini olio il mese per uno, c per 200 arcieri a cavallo a fiorini dieci il mese per uno, con un vestimento per uno l’anno, in lutto fior. 36,000. Per provvisioni di consiglieri, ambasciatori, e altri ministri , e più per pensioni, corrieri, e altre spese straordinarie che corrono alla giornata............fior. 284,000. Per la tavola sua c tulli i suoi ministri, fior. 40,000. Per la cappella...............fior. 10,000. Al re Massimiliano ha assegnalo il dazio de’ buoi d’Austria e d’ Ungheria , che importa........lior. 180,000. Alla regina di Boemia (olire che il re Filippo le paga d’interesse per conto della sua dolo scudi 36,000, e altri 22,000 le dà , 6000 lasciatile da suo padre e 15,000 donatile da lui)......................fior. 10,000. All’arciduca Ferdinando..........fior. 120,000. L’ arciduca Carlo non ha assegnamento o provvisione alcuna ordinaria , ma la Camera gli paga con una polizza quello che domanda, e dicono che ciò importa all’anno lior. 80,000. Alle figliuole in Inspruch paga......fior. 20,000. Per le guardie de’soldati in Ungheria e altri luoghi, con tulle le provvisioni di guerra..........fior. 900,000. Ascende questa spesa ad un milione e ottocentomila fiorini ; ma olirà di ciò fa molt’allre spese segrete che non se ne può avere il conto, oltre che i suoi danari sono malissimo amministrali ; onde tutti quelli che n’ hanno avuto il maneggio in poco tempo si sono falli ricchissimi. E però non supplendo l’ordinario, sempre ha bisogno di far nuove provvisioni di danari con interesse fin di venti per cento, e alle volte è astretto di pigliare parie danari e parte roba , la qual poi gli conviene vendere con suo interesse , e molle volte anco ne dà in pagamento ai soldati, i quali restano credilori in molti luoghi di più di 20 paghe, e ad altri suoi gentiluomini di corte. Ma però Sua Maestà si è riservata 80,000 fiorini in contanti, i quali por qualsivoglia occasione non vuol dar Cuora , ma li ritiene per qualche sua estrema necessità.