I>1 G. FRANCESCO MOROSINI. 1573. 253 questa condizione concorsi all’ elezione. E si sa per cosa certa che gli ambasciatori di Polonia, i quali sono andati in Francia, hanno questa commissione dal regno , di procurar con ogni istanza questo matrimonio. Ma la serenissima regina madre (1) è lontana da questo pensiero, e si è lasciata intendere pubblicamente di non voler acconsentire che il figliuolo prenda moglie tanto vecchia , dalla quale saria certo di non poter aver figliuoli ; ma forse che, quando penseranno più ai casi loro, potriano mutar opinione (2). Ma perchè ho detto che il regno di Polonia è elettivo, saprà però V. S. che questa elezione non è mai stata libera nel variare da questa a quella famiglia , come si è fatto dell’imperio, ma perpetuamente hanno ottenuto quel regno i figliuoli ed eredi del re prima morto , ancorché alcune volte per qualche gran causa un secondogenito abbia regnato, e non un primo ; anzi per lo più hanno maritala al nuovo la figliuola , se ve n’ era , del re morto ; talché 1’ azione del senato nella elezione dei re, quando hanno avuto figliuoli od eredi, è stata più volte cerimonia che vera e libera elezione. Dal che anco tanto più si deve far giudizio che i Polacchi sieno per far ogni cosa per concludere il matrimonio sopradetto. Chi siano le persone alle quali appartenga l’elezione, e la condizione degli elettori, Y. S. lo deve ben sapere, che questa appartiene al senato di Polonia e di Lituania uniti insieme , ed il luogo deputato a tal’ elezione è Varsavia, terra posta sulla Vistola in Polonia , poco distante dai confini di Lituania. Questo senato è composto di vescovi, palatini e castellani , che tutti insieme possono essere intorno a cento. I palatini e i castellani sono ufficj e dignità le quali il re dà in vita a chi più gli piace , sebben per ordinario suol darle ai nobili di quegli stati; nientedimeno è stato alle volte variato da quest’ uso ordinario. Questi hanno nelle cose della guerra , nella custodia delle provincie e nell’amministrar la giù- (1) Caterina de’Medici. [%) Anna Jageltona aveva allora quarantalrè anni. II re Enrico non la sposò altrimenti, sia per non averla voluta, sia per il brevissimo tempo che stette in Polonia. Essa sposò poi nel 1576 il di lui successore Stefano Baltori, e morì nel 1596 senza aver avuto ligliuoli.