VINETIANA LIB. XI. i9i mi, non che altro confervariì la vita, s’andò volontaria- 1547 mente a porre in potedà di Cefare , il quale occupate co’Tuoi prefidii le fortezze d’ Aiììa, ritenne lui prigione. Onde rimanendo in Germania ogni colà pacata, & quieta, egli quali trionfante entrato in Augufta haveva convocata una dieta da ogni parte di Germania, & in quella molte cofe ottenute a commodo, & fatisfattione fua, & fra l’altre, che con la contributione di tutti i Pren-cipi, & terre franche s haveife a porre iniieme una gran fomma di denari, perche fuifero pronti per loldare venti mila fanti, & quattro mila cavalli ad ogni bifogno dell’ imperio, comprendendo fotto alla protettone di elfo gli flati patrimoniali fuoi, & della fua cafa , tra la quale, & li Prencipi, & terre franche di Germania fu fimilmen- *"buth», te fermata a commune difefa lega perpetua. Tuttavia quelle tante profperitàdi Cefare non ammor- pf^rf"Jsa[ zavano punto in lui la fete di nuovi ilati , & di nuova *»-gloria, & lopra tutto haveva la mira alle cofe d’ Italia, &a ben fermarli con altri più alti difegni al poifeifo del- lo dato di Milano , ove mandò numero grande d’artiglieria , della quale era flato da diverfi Signori di Germania preientato , & appreifo un buon numero di fanti Spagnuoli , collituendo di queila gente, come a fe più fedele, un’ordinario prefidio di quello flato. Fece fimil-mente a’popoli, & vaiTalli giurare a fe, & a chi egli vo« leffe nominare per lor Signore , fedeltà, intendendo di farlo nella perfona di Filippo fuo figliuolo , il quale haveva per tal’effetto a paifare preilo in Italia; & tuttavia follecitamente trattava una capitulatione con gli Svizzeri, perla quale fuflero particolarmente obligati alla difefa del ducato di Milano . Ma oltra ciò haveva nella città di Siena poila la guardia di quattrocento fanti Spagnuoli, & un fuo miniilro, eh’ eifercitava in molte cofe grandif-fima auttorità, & tentava di fondarvi una fortezza, con animo , come fi comprendeva , di porvi predo del tutto il giogo , non mancando pur all’ hora occafioni, & ptetedi, per li moti concitati dal popolo, & da’ cittadini, i quali Vrtfidit Spagnuolo in .1 iena a thè fint da ejfopojlo.