DI PIETRO DIODO. 1592. 325 beneficj per molti rispelli, ma specialmente per la comodità del mare, che per suo mezzo gode, per il quale facilmente smaltisce e trasmette nelle provincie lontane tulte quelle merci, vettovaglie e monizioni, che copiosamente nascono in quel regno e che sopravanzano a’ suoi bisogni. Dopo questa segue la Pomerania , suddita in gran parte alla Polonia. Questa provincia da levante conlina con la Prussia , da ponente col ducato di Slesia , da mezzogiorno col marchesato di Brandeburg e parte della Polonia maggiore, e da tramontana è per tutto bagnata dal mar Baltico. In questa provincia, vicino al fiume Vistola e al mare, è situata la città di Danzica , principalissimo emporio di tutto il settentrione , talché alle volte vi concorre tanta quantità di navi, che nel suo porto se ne numerano 200 e 300 , ed anco lino a 500. Questa città per lo passato era ed è ora di nuovo raccomandata al re di Polonia , se ben anco alle volte se gli sia ribellata c si sia governata assolutamente da sè, come ultimamente fece sotto il re Stefano Battori ; il quale dopo averla travagliata molto tempo con la guerra, finalmente l’ebbe con patto di cedere essa al re la metà dei dazj di tutta la città, che importava allora 250,000 scudi ; ma all’ incontro ottenne la libertà d’accrescer per metà le imposizioni, sicché non sminuì punto le sue entrate. Questa città per mura, bastioni e sito è fortissima, ma non ha proprie artiglierie nè altre munizioni spettanti alla guerra ; e questo perchè dal re non gli siano richieste, e perchè facilmente di queste si può servire da quel gran numero di vascelli che giornalmente si trovano in quel porto. Ha anco il re autorità di eleggere il borgomastro , che è il principale de’ magistrati della città, essendo però tenuto di eleggerlo o cittadino di essa, ovvero suo confidente. Questa città è unita di stretta confederazione con tutte le città vandaliche , che sono tutte quelle terre marittime, che ascendono al numero di ventidue, capo delle quali è Lubech , ed hanno queste città tante forze, che col loro aiuto potè Danzica mantener per molto tempo la guerra col re Stefano,