DI LEONARDO DONATO. 1573. 3G3 quella fiera , non vede altro che rivolgimento di polizze da una mano nell’altra, ed un imprestito continuo di danari ai ministri di S. M. che per questo line nella fiera si trovano. Ora dovendosi le VV. SS. II. contentare di quel poco che in generale io ho potuto dire del commercio di Spagna, vengo alla particolar relazione di quello che spetta al suo universale governo. Sono oggidì tutti i regni di Spagna compresi sotto il tilolo di due principali corone, una chiamata di Ca-stiglia, c l’altra di Aragona ; c di qui nasce che sotto due differenti forme di reggimento c di potestà sono parimenti governati. Nei regni compresi sotto la corona di Aragona , i quali sono il medesimo Aragone, la cui città metropoli è Saragozza, il contado ovvero regno di Catalogna ov’è Barcellona, ed il regno di Valenza acquistato già per Catalani dalle mani de’ Mori, di cui è capo la medesima città di Valenza ; in questi regni, dico, non ha il re quella suprema potestà e predominio assoluto che possiede nella Castiglia ; anzi è tanto moderata dalle antiche leggi e dai privilegi osservatissimi di questi regni 1’ autorità di S. M., ch’ella si può piuttosto chiamar capo e protettore di essi che assoluto signore. Perciocché lasciando stare che il re non li possa aggravare, senza il loro universale consenso, pel valor di un solo maravedino di più di quello che anticamente essi si contentarono di dare , e che non possa permutare nè coreggere qual si voglia delle loro costituzioni ed ahusi per esorbitanti che sieno, è l’autorità di S. M. tanto limitata , che sopra la giustizia e il tribunal suo medesimo , rappresentato dal viceré che vi tiene, vi è un tribunale dei medesimi regnicoli chiamato la Giustizia maggiore, il quale non solamente ode in appellazione gli atti dei viceré , ma li costringe a dargli i prigioni ed a ricevere molte altre dimostrazioni dell’ inferiorità loro e della libertà di quei regni, clic lunghissima cosa sarebbe a raccontare. L’origine di queste loro costituzioni è proceduta con legittima causa ; perciocché non essendo mai gli uomini di questi regni, dopo l’ingresso e la espulsione de’ Mori di Spagna, stati acquistati da nessuno, ma essendosi per loro stessi sempre governati bene ed a comunità, scacciando i Mori da’confini e levandoli di quello