.‘]7li RELAZIONE DI SPAGNA tutta Spagna difficilissima cosa è arrivar ad intendere ; ma come che il paese è grandissimo, e le città e i luoghi grossi sono numerosissimi , in cadauno dei quali vi sono privati gcn-tiluomi assai che vivono onoratamente del suo, ragionevol cosa è credere chc la somma delle lor facoltà sia cosa grandissima. Nei mercanti si giudica chc ci siano facoltà grossissime , perchè i loro guadagni, massime quelli del contratto con le Indie , sono molto larghi, e gli imprestiti chc fanno a S. M. dimostrano che in lor mano sieno ricchezze assai. Gli artigiani sono aneli’essi una buona e comoda condizion d’ uomini, perchè essendo pochi e facendosi però pagar l’opera loro mollo cara, vengono tutti a vivere assai comodamente, e quasi ognuno ha un poco di argento lavoralo-per i suoi usi di casa. Ma la contadinanza ha, per lo stato suo, da pochi luoghi in fuori, buonissima condizione di vivere ; perciocché trovando abbondanza di terreni da lavorare c con larghi parliti dai loro padroni, vivono comodissimamente, c si avanzano quasi tulli in capo all’anno alcuna cosa d’avvantaggio; di dove nasce chc in alcune parli, c specialmente nell’ Andalusia, si trovano molti lavoratori ricchi di proprj terreni, di bestiami, di danari e di ogni altra mondana grazia di Dio. E come quelli clic conoscono la felicità dello stato loro, se lo godono con una propria ambizione nelle lor ville , in termini rurali c di contadino, sprezzando le superbie della città e gli onori della guerra, con certa loro rusticità onoratissima c degna di esser mollo stimata c riguardata. Il clero poi di tutti questi regni, il quale consiste in 7 arcivescovi, in 42 vescovi con i loro canonici ec. e nei curati di tutte le parrocchie , c nei monasteri claustrali ( non ci essendo in Spagna se non tre o quattro abbazie di commenda ), possiede, per calcolo fatto da quelle persone intelligenti chc dicono meno degli altri, quattro milioni di ducati di rendita all’ anno ; c molti stimano il detto clero eccedere di gran lunga la detta somma. Dei quali quattro milioni, gli arcivescovi e vescovi ne possedono poco meno della quarta parte ; c questi tutti arcivescovati c vescovati son conferiti dal re medesimo con l’au-lorità e con la confermazione della sede apostolica. Di maniera