244 relazioni; di Germania sia comune a tutta la Germania , e in particolare gli ordini della milizia sono negletti ; nè si può sforzare alcun principe o città se non con gran perturbazione della provincia , poiché in (al caso non mancheriano altri potentati che s’uniriano con quelli per difenderli dall’Imperatore, dubiiando che non intravenisse a sè quello che fosse all’ altro succeduto ; onde non polendo l’Imperatore esercitare il suo ufficio nè la propria ragione in casa , molto meno la potria esercitare fuori. Kesla dunque solamente nell’ Imperio una specie di dignità e di grandezza, la quale si deve conservare perchè, essendo senza forze, non può far male, e con quella preminenza si mantengono molti beni che ne risultano a diversi. Per conservare l’Imperio in questo stato bisogna che f autorità di eleggere si mantenga in Germania, e che sempre sia eletto alcuno di casa d’ Austria. Persona dell7 Imperatore. L’Imperatore è tardo , e difficilmente si lascia condurre a mutar deliberazione ; assomiglia il re Cattolico nella tardità delle risoluzioni, ma non nell’assiduità de’negozj. La tardità giova al Re, perchè la sua potenza gli apporta occasione di farsi più grande; nuoce all’ Imperatore, perchè la sua debolezza gli apre la strada ad esser offeso. In Spagna la tardità è ajulata dalla secretezza, in Germania non v’ è la custodia dei secreti. L’Imperatore abborrisce i negozj ed i travagli, e per liberarsene lascia il carico ai ministri, i quali in tal modo acquistano riputazione a sé e fanno danno al principe. Sta ritirato e quasi chiuso, essendo alieno dal trattare e dal conversare, ed i ministri nutriscono questa disposizione in Sua Maestà perchè di tal maniera non ha altra informazione delle cpse se non quella che gli vogliono dare. L’Imperatore consuma il tempo iu cose di trattenimento; il re di Spagna è tutto occupato in negozj. L’Imperatore abborrisce i pensieri ed i travagli, e il re ne piglia piacere. Il re di Spagna tira a sè tanti negozj, che poca parte ne lascia ai ministri ; l’Imperatore ne lascia tan(i ai ministri , che non