DI GIACOMO SOKANZO. 1562. 155 è assai diilìcilc per le gravezze che ogni anno pagano, che sono grandissime, nondimeno se la dieta imperiale dimostrasse prontezza in contribuirei suoi aiuti, si può sperare che anco questi stati contribuiranno. Oltra di ciò il re di Spagna ha promesso a S- M. che facendosi questo esercito egli gli manderà 6000 Spagnoli pagati. Spera poi S. M. che mettendosi in campagna al più lungo in principio di marzo, al qual tempo, nè qualche mese da poi, non può essere il Turco alla frontiera , senza molto contrasto potria passarla e impadronirsi di Buda e di qualche altra città, e ivi fermarsi con una gagliarda frontiera; e medesimamente gli anni susseguenti, sforzarsi di passare avanti quanto più si può, parendo che sopra tutti gli altri guadagni saria grandissimo il tenere i Turchi più lontani che fosse possibile dai confini d’Austria. Mi è stato anco affermato che S. M. ha molle volte replicato che è prontissima a ritrovarsi ella medesima in una giornata contra i Turchi, quando pur fusse anco certa di finire la sua vita in quel giorno. Ha S. M. gran numero di bellissima artiglieria ; nè gli mancan vettovaglie, purché non si discosti mollo dal Danubio , sopra il qual fiume è molto più polente che non è il Turco, sì per le fuste, e sì perchè ha il fiume secondo, e il Turco contrario. Ma tanto è il travaglio, che gli danno le trattazioni del re di Navarra, conoscendo quanto importerebbe se egli fosse eletto re de’Romani, che ha pretermesso i pensieri delle cose d’ Ungheria , e si ò dato tutto a disturbare i pensieri di quel re, tanto che ha fatlo proporre agli elettori , che se si contenteranno di trovarsi in persona ad una dieia , non domanderà loro aiuto conira i Turchi. Al Papa (1) porta S. M. molta reverenza, sì perchè verso la Sede Apostolica si dimostra sempre inclinatissimo, come perchè particolarmente ama Sua Santità, avendola conosciuta al tempo che era pagatore delle genti del papa in Ungheria; e quando fu creato, S. M. nè dimostrò grandisssima allegrezza , siccome fece anco quando il Papa ammise l’ambasciatore suo all’obbedienza , il che Paolo IV non aveva voluto '1) Pio IV, il quale ponlilìcò dal 1559 al 1566.