334 RELAZIONE DI POLONIA Quanto al trattamento dei popoli, la nobiltà universalmente è trascorsa in tanta licenza, per la suprema autorità ch’ella ha nelle diete, che non ha freno alcuno di legge o di altri ordini che la ritenga. Il popolo minuto, e specialmente i contadini, sono talmente tiranneggiati dai nobili, che appena possono dir d’avere libero l’alito, e sopra gli altri quei di Lituania , i quali benché raccolgano abbondantemente, tuttavia non avanzano di che nutrire le loro povere famiglie. E questi ancora si possono dir avventurati rispetto a quelli che abitano la Moscovia vicino a’Turchi e a’Tartari. Resta a trattar del governo, che é l’anima d’ogni repubblica. Due sorte di radunanze hanno i Poloni, l’una il Senato, che ordinariamente risiede appresso la persona del re , e ha autorità di deliberar delle cose occorrenti ; 1’ altra le Diete , che sogliono convocarsi per 1’ elezione del re , e per le deliberazioni delle cose più importanti appartenenti al regno tutto. Oltre a queste, ve n’è un’ altra che si chiama rocos, quando una parte della nobiltà , mal contenta e disgustata delle cose presenti, si raduna insieme e tra sé consiglia quelle cose che ha da proporre alla Dieta per rimedio del presente governo , o pensa disturbare qualche azione , come è stato il convento d’Andreovia ( Jendrzeiow) raccolto dal gran cancelliere, e da quegli altri che seguono la sua autorità , per ostare a diverse azioni del re. Il Senato è composto di 146 persone, che sono: tredici vescovi, due arcivescovi, trentadue palatini, trentasette castellani maggiori, quarantanove minori, il gran cancelliere e il vice cancelliere di tutto il regno, due marescialli maggiori c due minori di Polonia e di Lituania, due tesorieri, sei vice tesorieri, e la persona del re che fanno in tutto centoquaran-tasei. Non può il re senza il senato giudicar le cause de’ nobili, far pace, leghe, tregue, guerre, maritarsi, ascoltar ambasciatori, o far altra azione pubblica ; e 1' ordine delle deliberazioni del senato procede in questo modo. Propone il gran cancellicro la materia sopra la quale si ha da discorrere, e ognun dice l’opinion sua, restando ultimo il re ; e quello s’intende preso che é stato parere dei più , onde 1’ autorità del re