90 RELAZIONE DI GERMANIA Trae l'imperatore da questo regno due fonti d’entrata, l’ordinaria e l’estraordinaria , che si può metter a questo tempo per ordinaria tutta, avendo S. M. continuato la gravezza dopo che diede principio a metterla. Può importar l’entrata ordinaria intorno a 4-00,000 talleri, la qual si trae di minere , che sono la maggior parte di argento, di stagno, di ferro , di allume , e d’oro ancora ; ma per esser la spesa molta , rendono molto poco a quello che dovriano. I dazi de’castelli e peschiere, e quelli di 20 terre che sono particolari della corona, sono tutta rendita impegnata ; e se S. M. avesse anco potuto impegnare le terre, non sariano a quest’ora in suo dominio come sono. L’entrata estraordinaria la trae S. M. da’ particolari per via di Dieta mostrando il suo bisogno, e aggravandoli poi secondo che le pare, ora più ed ora meno ; ed ò regolata la cosa secondo la stima dei beni, ed importa tutta la stima del regno diciotto milioni di talleri, e paga ciascuno tanto per migliaio dell’ estimo suo secondo che lo conosce. Già diedero 15, poi vennero a 12, e nella Dieta del 57 deliberarono di dar 6 solamente, e quest’anno con difficoltà ha ottenuto per due anni 12 , che importano, in 18 milioni di stima, 216,000 talleri l’anno. Ha anco il dazio sopra la cervosa, che può importar 100,000 talleri ; di modo che tutta l’entrata di questo regno, quando fosse libera , e continuassero ad aggravarsi nel modo sopradetto , ascenderla alla somma di 716,000 talleri. L’animo di questi popoli verso l’Imperatore è malissimo , non potendo tollerare la gravezza estraordinaria introdotta da S. M., parendo loro che bastasse 1’ obbligo antico che hanno di difender il regno quando fa bisogno, dando ciascuno due cavalli e quattro fanti per ogni 1000 talleri di stima ; e se confinasse a questi alcun principe cristiano potente, saria fa-cil cosa che tumultuassero. Sono molto altieri, nè possono patir servitù. Possiedono gran ricchezze , ma essendo le spese maggiori delle loro entrate, prendono denari ad usura pagando 15, 20 e più per cento, e in Praga se ne tiene ordinate ragioni ; di modo che si può metter sempre che il terzo delle entrate è obbligato agli interessi.