kk RELAZIONE DI GERMANIA e massime da’ principi ecclesiastici, che nelle diete tirano sempre il resto dei principi secolari ad aver mal animo contra (juesto Stato perchè da niuno è difeso. Nè è gran maraviglia se questa Repubblica è odiata da tutti i principi, perchè naturalmente i signori che hanno stato in temporale odiano le repubbliche che si vanno facendo ogni dì più grandi, et etiam perchè in tutta Germania , che è sì gran provincia , non credo che si trovi un principe nè consigliere del re, che per via di presenti ovvero di subornazione sia intrattenuto da Vostra Sublimità ; e piacesse a Dio che questo eccellentissimo Stato avesse per costume di tenersi sempre qualche principe e così qualche consigliere per amico con il mezzo di presenti, come fa il Cristianissimo re di Francia , il quale , ancora che naturalmente da tutta questa nazione de’ Tedeschi sia odiato, pur sempre ha tra’ principi e consiglieri della Maestà Cesarea taluni che, se altro non possono far per lei, l’avvisano di tutte le nuove che possono sapere ; il che non ha la Sublimità Vostra per non spender a questo fine come i Francesi fanno. E però non è gran maraviglia se tutti i grandi di Germania, e così i consiglieri del re, più tosto cercano il mal suo che d’altri, e massime parendo a lutti loro che molte cose dell’imperio siano usurpate e tenute da lei, che forse sariano tra loro principi divise ; della qual mala volontà per mie degli 8 luglio e 27 ottobre copiosamente scrissi. La disposizione veramente delle terre franche verso la Celsitudine Vostra non è sì mala come quella dei principi, nè è ancor sì buona che, quando il resto dell’Imperio si movesse contra questa patria, volessero con il loro sforzo ostarvi ed impedirlo. Ben è vero che le terre franche più tosto vor-riano guerra con Francia che con Venezia, e questo per il commercio delle mercanzie e il loro proprio comodo , e non per amore ; ma dei principi molti sono , e massime i quattro soprannominali , cioè il duca Alberto di Baviera, l’elettor di Sassonia e suo fratello vescovo di Mechelburg, e il vescovo di Erbipoli, che per odio che portano alla Sublimità Vostra più tosto vorriano veder guerra con questa Repubblica che con il Cristianissimo re di Francia. Il resto degli elettori e principi