DI LEONARDO DONATO. 1573., 369 nome suo la giustizia criminale, risiedono ordinaria in onte dieci differenti generi di Consigli. Il primo è chiamato il Consiglio reale, il quale è detto supremo , come quello che con partecipazione di S. M. provvede lutti i coreggitori della Spagna, determina in appellazione tulle le cause della corte, e quelle ancora che, con la deposizione di certa somma di denari, vogliono riappcllare dalle cancellerie sopradette , e come quello che , per dirlo in una parola , consultando ogni venerdì con S. M. medesima , provvede al buon governo del politico vivere della Spagna.* Questo consiglio contiene otto, dieci, fin dodici oydores, cioè auditori, persone intelligentissime e incontaminabili, chierici e laici, nominati conforme al gusto e voler di S. M., ed appresso questi il suo presidente, ora laico, ora di chiesa, siccome che S. M. comanda , ma sempre persona principalissima e inlendentissima , come quella che ha grandissimi negozj per le mani , e che rappresenta in tulle le cose in certa maniera la maestà regale. E stalo quasi lutto il tempo della mia legazione presidente il cardinale Espinosa (1), il quale era insieme inquisilor maggiore e principalissimo consiglier di stato di S. M. ; ma oggidì, per la sua morte, ha dato il carico S. M. al vescovo di Segovia (2), il quale è un dottissimo prelato, specialmente in jure canonico, ed è persona ancora per altro conto di singoiar qualità, ancorché non abbia fin qui il re permesso, af-lin che tratti meglio il servizio suo, che tenga mano in altro carico che in questo solo del Consiglio reale. Del numero degli auditori superiori è uno il dottore Velasco, il quale per l’attitudine sua è oggidì introdotto nelle cose ancora di sialo tanto innanzi, quanto dalle mie lettere questo eccellentissimo Senato ha spessissime volte inteso. Il secondo Consiglio è chiamalo d’Aragona , il quale consistendo di un cancelliere e vicecancelliere e di alcuni altri ministri , tratta separatamente col re tutto quello che appartiene (1) Veggasi nel precedente volume la relazione di Sigismondo ('avalli a p. 180 testo c nota. (2) Covarubbias, del quale è discorso ideile relazioni contenute nel precedente volume. Relazióni Venete. 47