DI LEONARDO DONATO. 1573. 411 parlano della chiesa dicono espressamente : conforme quello che crede e comanda la S. Chiesa Cattolica Romana ; e veramente in tutti gli atti esteriori, con i quali si suol dimostrare di aver in somma riverenza il culto di Dio e 1’ osservazione dei riti cristiani, a me pare che procurino di non lasciarsi passare da nessun’ altra nazione innanzi. Il qual esteriore, ancorché non sia argomento certo della volontà e dell’ animo, tuttavia chiara cosa è che rare volte accade che chi è interiormente malo sia esteriormente buono. Onde si potrebbe argomentare che ove ci sia molto esterior buono ci possa anche ragionevolmente essere molto interior buono ; e che ove si veda tutto l’esterior malo, giustamente quivi si possa credere che l’intcriore ancora debba essere all’ esteriore conforme. Ma ancora che l’universale si dimostri molto cattolico e cristiano, c che le buone lettere teologali nei vescovi, nei monasteri e nelle università fioriscano tanto quanto in qualsivoglia altra parte del mondo, nondimeno ove sono tanti confessi, tanti moreschi, tanti cristiani nuovi, ben si può credere che occultamente ci sia della contaminazione assai. Ed oltre di questo credono alcuni che nella Spagna ci siano molti che nelle materie della fede male sentiant, ma che stiano occulti per lo timore che si ha della Inquisizione. Il che si argomentò da uno scoprimento d’eretici che si fece l’anno 1559 in Valla-dolid, nel quale furono ritrovate molte persone nobili e di qualità contaminate dalla predicazione e dottrina luterana d’un Cazzala già predicatore di Carlo V ; alle quali se con subita provvisione e castigo non era rimediato, cadauno giudica che la mal’ erba avrebbe serpito molto più avanti ed infettato tutta la Spagna (1). E forse che, chi potesse ben internamente vedere , questa non fu tra le seconde cause che mossero il presente re a pacificarsi allora con Francia ed a ritornare in Spagna, dalla quale non è poi più uscito. Ed a questo si aggiunga che nei regni di Aragona e di Catalogna la Inquisizione è sempre pregna di molte suspizioni d’ eretici ; oltre che novissimamente in quello di Valenza sono stali ritrovali dalla (1) Di don Agostino di Oazala dice Herrera, nella sua Ilistoria generai del mundo, eh’ egli ambiva a diventare il Lutero della Spagna,