DI G. FRANCESCO MOROSINI. 1573. 255 di Polonia , e dipoi ottenuto con che allegrezza e contento siano restati. Quanto al primo, non è dubbio che essendo il regno di Polonia desiderato da molti principi così forestieri come del medesimo paese , ed essendo l’elezione in mano di molti i quali, per le qualità loro, si avria potuto dubitare che da promesse e presenti potessero essere stati corrotti, si potria ragionevolmente credere che per ottenerlo avessero i Francesi tentato ogni partito, e con mezzi cosi fatti ottenutolo. Nondimeno si deve fermamente dichiarare che sia piuttosto stata volontà del Signore Iddio che prudenza dell’ umano sapere che abbia condotto questo negozio a buon fine (1). Perchè sebbene dicono ( come mi ha affermato un gentiluomo lucchese che era segretario del re di Polonia ultimamente morto ) che fin vivendo lui si tentava di fare monsignor d’ Angiù suo figliuolo adottivo e farlo dichiarare dal senato per successore del regno, nientedimeno si è sempre parlato di questa come di cosa in aria senza alcuna speranza di buona riuscita ; nè di poi morto il re si potevano indurre i Francesi a pensarvi, sebbene erano eccitati da un nobile polacco che viveva nella corte di Francia, e anco da qualche altra persona di maggior importanza, ed in particolare dal clarissimo sig. Giovanni Micheli che si ritrovava ambasciatore della Serenità Vostra in Francia. Pur finalmente la serenissima regina madre si risolse , ad esempio dell’ Imperatore , di voler mandare ancora lei ambasciatori in Polonia per trattar questo fatto ; ai quali anco diede gioie e denari, per quanto dicono , del valore di 400,000 ducati. Ma con tutto questo molti affermano aver sentito dire alla regina madre, che sebbene conosceva che era vanità pensare al regno di Polonia , però non voleva che mai monsignor suo figliuolo potesse dolersi di lei dove non avesse tentato ogni via possibile per farlo grande. Però il vero mezzo che ha condotto questo negozio a buon fine è stato , che essendo i Polacchi risoluti di non voler cedersi l’uno all’altro, e dovendo fuor di loro stessi eleggersi il re, si sono più (1) Questo concorda male colle Memorie di Choisnin , segretario del vescovo Montluc, negoziatore di lulla quella faccenda. E ciò slesso clic il Morosini dice 'lui appresso allenila assai il valore di questa sua prima affermazione.