1)1 TOMMASO CONTAMINI. 1596. *243 c perchè l’Italia è piena di simili dominj più che alcun’ altra provincia , le giova la presente debolezza dello Imperatore. Non si poteva più umiliare l’Imperio e liberare i principi dalla paura di quello che col riponerlo in una nazione niente inclinata ad uscir fuori della provincia sua , come sempre sono stati i Germani, che hanno inteso sempre a godere e a difendere la loro libertà, e non a mescolarsi con forastieri, e mai hanno fatto alcuna spedizione in paesi stranieri sotto proprio capitano , e per conseguenza non hanno mai fatto alcun acquisto ; e sebbene la provincia è grande e potente, nondimeno per esser divisa in tanti potentati liberi, poco può nuocere. Si veniva perciò con questo mezzo a soddisfare 1’ ambizione de’ Tedeschi, dando loro una dignità tanto grande, e insieme si provvedeva alla sicurtà di tutti gli altri, perchè l’Imperatore non avria potuto unire tutte queste forze, e quando avesse voluto , i principi esterni, che avessero avuto da temere, avriano potuto sempre impedirlo alienando da lui alcuni dei principi di Germania. Se l’imperio fosse stato collocato fra’Spagnuoli, la vigilanza , 1’ astuzia e la maniera loro avria potuto partorire del male alla cristianità. Se fosse stato dato ai Francesi, il fervore di quelle genti, l’ardor militare di quella nobiltà, avria seminato guerra per ogni parte. Se si fosse lasciato negl’italiani , le divisioni, i romori, 1’ effusione del sangue nelle guerre intestine avriano contaminalo e sovvertito ogni cosa. Se si fosse conferito agli Inglesi, o altre nazioni più lontane, la loro distanza avria impedito tutti i comodi, e certi ajuti c negozj che tutti hanno bisogno di trattare con l’Imperio. Ora è posto quasi nel centro d’ Europa con molta comodità di tutti, c senza pericolo d’alcuno può usare la sua autorità. L’Impero ha ragione sopra tutte le provincie d’Europa e gran parte di quelle d’Asia , perchè tutte erano sottoposte all’ Impero Romano ; e quando fosse Imperatore, un principe potente e che volesse usare le sue ragioni, avria pretesti da perturbare tutto il mondo. Ma nè anco in Germania l’Imperio può fare alcuno dei sopradetti effetti, perciocché cadaun principe e cadauna città si forma le leggi a modo suo, e non vi è legge alcuna che