434 RELAZIONE DI SPAGNA i presidj c le spese, conveniente cosa ancora era eh’ essi le pagassero, e che a S. M. saria molto meglio rimaner senza i paesi di Fiandra che tenerli senza presidj, con continuo sospetto di vederli da’ suoi nimici o ribelli occupati. Ma avendo tutti gli stati unitamente, dopo inestimabili contese e acerbità pericolosissime, voluto sopra di ciò aver ricorso a S. M. in corte, ella , per ovviare alla sollevazione che per questa causa vedeva esser per nascere, si condusse, sebben tardi, a dar loro soddisfazione, con rimetter il decimo e accettare in suo luogo un accrescimento d’entrata ; il che, quando le cose rimanesser pacifiche, supplirebbe alla spesa. Ma in far questo, secondo l’uso di Spagna, fu perduto tanto tempo, che prima che S. M. dinotasse agli stati la sua intenzione , già era in Spagna arrivata la nuova di Mons e di Valenziaua occupate , e dell’ ingresso del principe d’ Oranges in Fiandra. Il che fu causa di far credere a molti Fiamminghi che non la benignità del re ma il timore di Oranges avesse fatto lor conseguire la detta rilassazione. Di modo che con questo augumento 1’entrata di Fiandra ha trapassato certo di mollo due milioni, e quei popoli restano con lor grandissimo scontento grandemente aggravati. Ha oggidì S. M. in questi stati due altri capi di emolumento di molta considerazione: il primo, che però è anticamente suo, la collazione di molte abbazie ed altri beni ecclesiastici che negli stali sono ; che sebbene 1’ ordinario sia che S. M. nomini abbate quello dei proprii frati che nei monasteri medesimi più le piace, tuttavia ne acquista questo, che intervenendo gli abbati nelle convocazioni degli stati con voto, hanno causa , come fatture di S. M., di votare secondo il suo beneplacito ; oltre che, essendo stati eretti di nuovo alcuni vescovati applicandovi entrate delle abbazie, quando ancora cosi si faccia, più modo avrà S. M. di beneficare senza sua spesa le famiglie nobili che bene meritano di lei. L’altro è la confiscazione di moltissime entrate di signori ribelli, e d’altri fuoruscili e fatti morire nelle sedizioni passate, le quali con giusto titolo sono pervenute nella M. S. E queste dicono importare intorno a 400,000 scudi l’anno, ma certo non sono