V30 RELAZIONE DI SPAGNA D' Italia dicesi che in Fiandra erano annualmente condotte robe per il valore di tre milioni d’oro. Di Portogallo tutte le spezierie che vengono dalle sue Indie, che importavano molto più d’ un milione. Di Germania tanti utensili ne-cessarj per l’uso delle case ( i quali erano poi mandati in Spagna e nelle Indie), che ognuno, senza esplicar certa somma, dice eh’erano per una importanza grandissima. Di Francia tinture, vini ed altre faccende parimente per gran somma. Ma quello che d’Inghilterra vien detto era tanto, per rispetto delle carrozze (?) ed altre pannine che passavano , che non ho quasi ardimento di dirlo; perciocché si dice che in tempo di pace, soleva importare il rivolgimento di dodici milioni all’anno. Non è manco notabile quello che le isole della Olanda cavano di butirri, cioè d’unto sottile, parte consumato e parte mandato in Alcmagna : perché questo capo di commercio é opinione che ascendesse a più di un milione all’ anno. Di modo che se questi paesi hau potuto somministrare tanti denari e ajuti a chi per tempora di essi è stato padrone, e se di essi si vedevano navigar le flotte di 150 navi c vascelli insieme in varie parti, non è da maravigliarsene punto , perchè sono veramente il proprio nido della mercanzia c dei commerci. La dissensione , per non dire aperta guerra, che da alcuni anni in qua è stata tra S. M. G. e la regina d’Inghilterra , ha portato a questi paesi e all’ Inghilterra stessa reciprocamente inestimabile detrimento nella materia dei traffichi, anzi maggior assai di quello che abbian fatto le sue intestine discordie. E sebbene oggidì, per nuova capitolazione stipulata intra di loro, il mutuo commercio dovrebbe ritornare in piedi, nondimeno pare che, non procedendo quella regina con sincerità, anzi permettendo con dissimulazione che corsari dalla sua isola infestino quei mari e ajutino i ribelli d’Olauda, i mercanti non s’assicurino di negoziare come solevano, e che se la guerra d’Olanda non finisce del tutto, i commerci debbano continuare ancora molto freddamente. Rouen, Havre e la Roc-cella , kioghi francesi, con questa occasione tirano a sé di molte faccende. Ma con tutto questo, sempre che questi stali avranno pace interiore, è tanto opportuno il loro silo, e gl’in-