DI G. FRANCESCO MOROSINI. 1573. 267 nia, i quali poco dopo la mia partita dovevano giunger a Parigi (1). Ma disse che se le cose di Germania non fossero così quiete come conveniva per poter fare il passaggio sicuro, c che per questo convenisse prender un lungo cammino, avria voluto piuttosto che fosse passato per gli stati dei principi suoi amici che per altri, e soggiunse : « Io so che se gli occorrerà passar per lo stato di voi altri signori, lo vedrete volentieri per P affezione che ne portate. » Al che fu da noi risposto in conformità di quanto fu deliberato da questo eccellentissimo Consiglio. Col duca d’Alenson io non parlai alla mia partenza, perchè era ancora nel letto per la infermità che ha avuto. Di lui non si può far nessun giudizio, non si essendo ancora intromesso in negozj di stato, sebbene ha Cniti 19 anni ai 18 del marzo passato. E più picciolo assai degli altri suoi fratelli, ed ha la faccia assai guasta dal vajolo. Tiene animo risoluto di voler andare in Inghilterra (2), e si crede che vi debba an dare con tutto che la regina madre non se ne mostri contenta , anzi metta ogni sorta di impedimento ; ma 1’ animo di questo principe è così pieno del desiderio di essere re, che è risoluto di far ogni prova, e sebbene tutti gli dicono che la regina d’Inghilterra non prenderà mai marito, però mostra lui d’aver altri pensieri, e forse non si inganna, perchè si va pur dicendo di dargli una nipote della suddetta regina per moglie, che potria riuscir secondo il desiderio suo, con tutto che non si sappia nè anco dai medesimi Inglesi chi possa essere questa nipote. Questo fratello par che sia più amato dal re Cristianissimo che non è il re di Polonia , ma manco assai dalla regina madre, che sarà causa che non cosi presto egli otterrà i carichi e i gradi nel governo che aveva il fratello. Questo che ho detto voglio che mi basti per tutti tre i capi che da principio mi sono proposto di dire alla Serenità Vostra , sebbene io potrei dire ancora molte altre cose che per brevità voglio tralasciare , e così fornire. Ho lasciato alla corte di Francia per ambasciatore ordinario il clarissimo signor Si- (•]) Vi giunsero il 19 di agoslo del 1573. t Con intenzione di sposare la regina Elisabella.