DI LEONARDO NOCENIfiO. 1559. 9t 11 ducato di Slesia confina da levante con la Polonia , da ponente con la Lusazia e Boemia, da mezzogiorno con la Moravia e monti di Boemia , e da tramontana con la Polonia e marca di Brandemburgo, ed è lungo da mezzogiorno in tramontana leghe 75, e nella maggior larghezza da levante in ponente 38, e nella minore 28. E questa provincia divisa in Slesia superiore ed inferiore ; la superiore ha sei ducati sotto di sè, e la inferiore otto, dei quali quattro solamente hanno i lor duchi ; due sono del vescovo di Yratislavia ( lireslau ) , che è principe e signore in temporale, ed ha d’entrata più di CO,000 talleri l’anno; gli altri sono dalla M. S. impegnati a diversi particolari. Il paese è abbondantissimo di grani e specialmente di segale, orzo e vena, se ben alcuni luoghi mancano di render quella quantità che rende la maggior parte della provincia ; di carne e pesce ne ha quella copia che ha il regno di Boemia. Fa gran quantità di lane, che si lavorano nel paese. Ha maggior bisogno di vini che la Boemia , non n’avendo da altri luoghi che da Crosna e Nissa, terre sottoposte al vescovo; dal che si vede che se usassero diligenza se ne caveria da molti altri luoghi e in buona quantità. Le persone comode si servono de’ vini di Ungheria, Moravia e Austria , gli altri bevono cervosa. La principale città è Yratislavia, e per essa passa il fiume Oder, che è navigabile, ed il fiume Oels che mette capo in quello. Serve anco per la provincia il fiume Neis, il quale dà nome a Nissa terra del vescovo. Il governo è simile a quello del regno, essendo le terre governate dai cittadini loro, ed i castelli ed altri luoghi dai baroni e nobili che ne sono padroni. Tiene l’Imperatore in questa provincia un capo come nelle altre, il quale è il vescovo , e tutte le appellazioni in prima istanza vanno a S. S. Reverendissima, nè si contentando le parti del giudizio, possono andar al reggimento di Praga , ancorché i duchi difficilmente assentano di uscir dal paese, ed abbiano tentalo che S. M. tenesse il reggimento in Slesia, mostrando che non avendo la Roemia stato di principi nè di prelati, fos.se più conveniente che quelli andassero in Slesia , che i duchi ed i