AVVERTIMENTO Dacché l’ambizione di Lodovico il Moro ebbe di nuovo suscitale le cupidigie de’nostri eterni nemici, cd egli stesso ebbe fallo esperimento di quel che importi il commettere la fortuna della patria all’arbitrio dello straniero , un vero e presentissimo pericolo sovrastava a tutta l’Italia , la quale aveva già dentro gli Spagnuoli nel Regno ed i Francesi in Milano, mentre i Tedeschi si apparecchiavano a intervenire dal canto loro per restaurarvi, come dicevano, le conculcate ragioni dell’impero. In cosi grave momento una buona politica avrebbe imposto a Venezia di raccogliere, per quanto le mutate condizioni de’tempi lo permettessero, la tradizione di Lorenzo il Magnifico, e indirizzare tutta l’opera propria a liberare dagli stranieri l’Italia; e se impossibil cosa era forse il pensare per allora alla restituzione del Regno, stringersi con Firenze e specialmente col Papa, onde tentare di rendere Milano a casa Sforza, aiutandosi della Spagna medesima e dell’Inghilterra conlro Luigi XII, e disarmando per tal modo Massimiliano, cui questa sarebbe parsa condizion sufficente a trattenerlo dal tentar sua fortuna in Italia , ed incentivo a volgersi contro il vero avversario della sua casa; creare insomma una lega generale contro la Francia, onde solo poteva allora iniziarsi l’indipendenza italiana. Ma a ciò fare bisognava anzi tutto intendersi col Papa , e non contrastare a Giulio II il possesso delle terre di Romagna che questi rivendicava, e che furon cagione che alla fine egli tentasse l’opera contraria, e suscitasse conlro Venezia la famosa lega segnala il 10 di do-cembre -1508 in Cambrai. E tanto 6 vero che papa Giulio non si dava a quest’opera disperata che per la denegazione dei Veneziani, che non appena , per i primi successi della lega , ebbe conseguito il suo intento, si adoperò egli stesso a dissolverla e a preservar la Repubblica, ed a rimettersi entrambi sulla via, che avrebbe dovuto essere la loro fin da principio. Ma Venezia, giunta al colmo delle sue prosperità, e ormai degenerante nell’egoismo che suol conseguitare a un lungo corso della propizia fortuna, ristretta in una improvvida neutralità, nocque ad altrui senza giovare a sé stessa. Si riscosse bensì nel pericolo, e fu mirabile nella difesa, tantoché, riconcigliatasi col Papa, uscì incolume dalla gran lotta, ma senza più potere assumere in Italia quell’altitudine, che