274 RELAZIONE DI COLONIA dilatarmi in raccontar cose curiose e dilettevoli ; ma considerando poi il rispetto che convengo avere a questo eccellentissimo Senato , mi ristringerò alle cose più notabili e eh’ io giudicherò più importanti, non dicendo cosa, quanto al particolare di quel paese, che, o non abbia io veduta, o con fondamento non abbia intesa da più persone di qualità e degne di fede. Oltre di che, sebbene non ho potuto vedere tutta la Polonia , posso però dire di aver avuto cognizione di tutte le parti e di tutte le nazioni di essa, essendomi trovato all’ incoronazione di S. M. ; dopo la quale, immediate, fu tenuta generai Dieta per tre continui mesi, non pur di tutti i principi e personaggi di quel regno , ma degli ambasciatori, posso dire , della maggior parte dei principi del mondo; poiché , oltre a quelli che sono alla notizia di ognuno, ve ne erano anco di Moscovia, di Tartaria, di Transilvania ed altri, senza contar quelli di un gran numero di principi di Germania ed altri di minor condizione ; coi quali tutti avendo io avuto quella conoscenza e pratica che tra gli ambasciatori suol essere in tutte le corti, posso dire di aver inteso molte cose d’importanza. E dopo la partita di S. M. mi sono trovalo a tanti e sì strani accidenti, che sì come non si trova in alcuna istoria un caso tale , così stimo che in molti anni non ne possa occorrere uno simile , non che maggiore ; onde con fondamento parmi poter promettere di dire qualche cosa notabile e gustosa. Circa P origine dei Polacchi in questo, come vera opinione , s’accordano gli scrittori, che essi sieno stati prima Schiavoni, popoli della Scizia, i quali intorno all’ anno 590 partissero dal Bosforo Cimerio, e divisi in due parti, l’una, passato il Danubio , tenesse la Dalmazia, da loro poi detta Schiavonia, e l’altra pigliasse a destra e si fermasse nella inferisce: ma nel 1553 vi fu (ambasciatore in Polonia) Francesco Bembo, poi nis-sun altro fino al 1570, che andovvi Giacomo Soranzo: forse non è (la relazione allegata dal Ciampi) di persona pubblica. Ora noi abbiamo nel registro degli Ambasciatori Veneli designali per ordine di nomina i seguenti, in concordanza con quanto afferma il Lippomano : Filippo Mocenigo , nominalo il 23 maggio del 1553, Cirolamo Lippomano, nomin. il 20 settembre del 1573, Pietro Duodo . nominato il 20 marzo del 1592.