DI VINCENZO QU1H1NI. 1507. 45 seguono in queslo la volontà e disposizione del re , il quale se solo inclinasse a romperla con Vostra Celsitudine, tutti i signori dell’Imperio uniti sariano più che contenti, e le terre franche poi por forza, se non altramente, seguiriano il volere di tutto il resto, se così per qualche dieta fosse determinato. Questo dico perchè se non ci fosse determinazione di dieta , dette terre non sariano astrette a far altro che il voler loro. Et etiam gli Svizzeri e loro leghe verriano a questa guerra tutti uniti perchè non romperiano con Francia, sod-disfariano l’Imperio, e spereriano farsi ricchi a’ danni nostri, come por mie de’0 agosto scrissi. E questo è quanto all’ani-ino e disposizione di tutta Germania verso la illustrissima Signoria Vostra, verso Francesi e verso il Pontefice. Quanto spetta all’ animo e disposizione che abbia il re con questa Repubblicca, la Celsitudine Vostra intenderà per ordine e brevemente il tutto , e prima , come dalla morte del-l’imperator Federico fino a queslo tempo la Maeslà Cesarea ha sempre avuto buona volontà verso questo Stato ; che se ben alle volte è accaduto qualche poca di differenza, non si è mossa dalla buona disposizion sua, e questo perchè la Celsitudine Vostra ha sempre cercato intertenerla e averla per amica. Ma al presente le cose vanno per un’ altra maniera , ed a questo le Eccellenze Vostre siano attente perchè conosceranno chiaramente quale sia 1’ animo di Sua Maeslà verso di loro. Da poi la pace falla quest’ anno passato con gli Ungheri, e da poi la morte del quondam re Filippo, che furono quasi in un tempo istesso , il re de’ Romani con maggior fondamento che prima deliberò nel cuor suo, come ha poi dimostrato, discender in Italia contra Francesi e per tor la sua corona, e questo con il braccio dell’ Imperio, che, per la morte del prefato re Filippo, era per rendersi più facile alla esaltazione sua che per avanti. E ordinò la dieia in Costanza , e prima che la si potesse ridurre , volle tentar di avere la Sublimità Vostra alle voglie sue, ed invidie quella solenne ambasciata del reverendissimo cardinale di Brissino (1) e dell’elettore Tre- (1) Melchiorre Copis, Cardinal vescovo di Brixen o Bressanone in Tirolo. Morì