440	RELAZIONE DI SPAGNA
può obbligarsi gli animi della nobiltà e farle mercede di
quello che non gli costa e non è suo.
     È governata questa Franca Contea da un gentiluomo naturale del paese nominato da S. M. della casa nobilissima di Vergy; nè occorre pensare, per antico costume e per le cose dette, di mandarci governatore straniero.
     La milizia di questo poco paese , se così come è poca fosse molta , verrebbe per la bontà sua in considerazione; ma perchè non è molta , non occorre dir altro se non che S. M. vi si può prevalere di qualche numero di buoni archibusieri.
     E degli animi degli abitatori di questo contado verso S. M. si può credere che, non avendo essi mai ricevuto alterazione alcuna nei loro privilegj e franchezze, siano pari-menti i medesimi che solevano essere verso i loro antichi signori della casa di Borgogna. E se in questo potesse succedere alterazione alcuna , credo io che la materia della eresia e della religione ne potria dare principio. Della qual religione nella città di Besanzonc pare che ci sia qualche principio di scandalo. E io so che Pio V, il quale grandemente invigilava sopra tutti gli stati con varie intelligenze, ne fece motto e ne diede alcuni avvertimenti a S. M.; ma lei, che non ha sopra di quella terra assoluto imperio, non può rimediare in quel modo che sarebbe la ottima intenzione sua.
Indie (*)
     Delle Indie, amplissimi e vastissimi paesi, se il tempo e questo luogo comportasse che, senza pretermettere le relazioni di maggior importanza, io potessi rappresentar quello che, dimorando nella mia ambasceria, ne ho con certezza inteso , non resterei veramente di dir alcune graziose e maravi-gliose curiosità, che da tutti quelli che di là vengono sono fedelissimamente riferite. Ma ristringendomi brevemente a quel-
lo	che appartiene alla necessaria cognizione di uomini di stato e di governo, dirò solamente quello che, secondo il giudizio mio, deve in questo luogo esser udito dalle E E, SS. VY. riservando il resto poi ai ragionamenti privali. Questo solo
      * Die oclova lutti, 1572 Nola deir Autore).