1)1 GIROLAMO LIPPOMANO. 1575. 293 non forestiera , esercitata dai nobili solamente , senza stipendio per l’ordinario, onde non si deve aspettarne altro che onorato servizio poiché combattono per la patria, per i figliuoli e per la propria libertà , facendo professione di non voltar mai le spalle all’ inimico per quale occorrenza si voglia ; di maniera che sotto un re valoroso si deve aspettare che facciano cose mirabili, siccome han fatto nei tempi dei primi re, e come speravano di far molto più col re presente, quando non si fosse partito di là. Ma all’ incontro sotto Sigismondo Augusto ultimo re, per essere egli inclinato alla pace ed alla quiete, persero la superiorità della Valacchia , c quel che più importa, 60 leghe di paese tolto loro in diversi tempi dal Moscovito, ed altrettanto ai confini della Podolia, disabitata per le incursioni dei Tartari. Non hanno ingegneri né per offendere nè per difendere , nè avendo Onora provato nemici più che tanto vicini ed astuti, usano ogni arte essendo in cam-. pagna di mostrar numero maggiore che sia possibile per spaventare l’inimico, portando essi e i cavalli infinite penne ed ali d’aquile con pelli di leopardi e d’orsi, e facendo che vecchi, donne e fanciulli escano fuori con bandiere e cose simili. Ma perchè il denaro suol essere ornamento e reputazione della pace, e nerbo e sicurezza della guerra, dirò ora 1’entrate pubbliche della corona , che sono come appresso : Delle miniere del sale, detratta ogni spesa , Tallari 106,000 Della gabella degli animali grossi.....» 152,000 Della parte che le viene da’capitanati .... » 150,000 Del ducato di Massovia.........» 150,000 Del ducato di Lituania.........» 500,000 Le quali entrate furono parte impegnate da Sigismondo Augusto, parte usurpate nel tempo dell’ interregno , e parte donate dal re Enrico ; il quale avendo donati, un mese innanzi al partir suo di Polonia, più di 300,000 tallari d’ entrata della corona, per i rispetti che si diranno, non possedeva al partir suo più di 100,000 tallari d’entrata, che si cavano solamente dalla Polonia minore. L’ abbondanza , oltre a questo, d’ogni biada in alcuni luoghi di quel regno, gli am-