422 RELAZIONE DI SPAGNA ascenda alla metà di quella somma. Questi denari entrano lutti in borsa di S. M. per valersene in altri conti; ma il restante dell’entrale ordinarie, parte è obbligato cd alienato, c parte speso nelle ordinarie difese e provvisioni di questo regno. Conferisce S. M. in quest’ isola, come pontefice, i be-nefizj ecclesiastici, con condizione di provvederli una volta in persone del proprio regno, c un’altra eziandio in esterni, come a lei più piace ; e le vacanze delle chiese e spòglie dei benefiziati pervengono in lei come in legato nato e vicegerente del sommo pontificato. E perchè i beni ecclesiastici dell’isola non sono mediocri, grande occasione ha S. M. di gratificar chi vuole senza sua spesa. Da questa superiorità universale di S. M. e dall’ autorità chc ha per antichi privilegj di esercitar giurisdizioni ecclesiastiche, è nato che nel regno ella è chiamata monarca , e la signoria sua monarchia, come quella chc abbraccia quasi tutta l’una c l’altra giurisdizione, la temporale cioè e la spirituale. La qual cosa è stata tollerata dai moderni pontefici con grave risentimento, ed ogni tratto se ne fanno mille querele. E Pio V, che, come sa la S. V., era in questi negozj di giurisdizione molto veemente , faceva dai suoi ministri dire che il privilegio di legato nato è privilegio personale fatto da un Urbano papa a Roberto Guiscardo signor dell’ isola, il quale, oltre aver scacciato da essa i Saraceni, fu principe di tanta santità che Urbano tenne per bene di costituirlo nelle cose spirituali come suo vicegerente nell’ isola ; ma chc morto lui, essendo il privilegio personale, non doveva passare nei successori, siccome per incuria dei papi c per usurpazione dei re pare che sia passato. Ed il re presente che si ritrova in un antichissimo possesso , e chc o non vuole o non può lasciar veder il privilegio, perchè non l’ha forse, dicendo all’ incontro di non voler ccdcrc quello che sia stato dei suoi maggiori, continua tuttavia come si faceva. Mantiene S. M. nell’ isola di continuo .... Spagnuoli dispersi per le fortezze, e dei proprj isolani intorno 1500 cavalli leggeri. Ma come che l’isola è assai popolata e la gente capace del mestier militare, ben si può credere chc per propria difesa non le mancheria un corpo di fanteria. Le galee