420 relazione di spagna latori, chc vennero perciò alle armi cogli Spagnuoli, e si fece più d’una volta conflitto dai castelli nella città con l’artiglieria ; e finalmente, per schivar maggior scandalo, fu necessario che i ministri di S. M. mutasser proposito (1). E questo sia quanto a me apparteneva dire del regno di Napoli ; con questo solo di più , che è feudo della Chiesa, riconosciuto ogni anno il dì di S. Pietro dall’ ambasciator cattolico in Roma per nome di S. M. con la presentazione d’una chinea bianca; e che per questo pretendono i papi, nella esecuzione della giurisdizione spirituale, avervi sopra non so che più di superiorità di quello chc si costuma negli stati più liberi. Ma è però tanta la grandezza del re, che poco o niente più fanno i vescovi in esso di quello chc sia fatto altrove. Regno di Sicilia. L’isola di Sicilia, che è regno separato da quello di Napoli , è la maggiore c più ricca del mare Mediterraneo, e quando nessun’ altra cosa la facesse degna del titolo e della corona regale, la singoiar abbondanza de’ grani, che per benefizio dei suoi vicini e lontani produce, merita che di buona volontà da lutti le sia attribuito. È parimente feudo pontificale c della Chiesa , c i papi lo sogliono chiamare proprio c particolar patrimonio della chiesa romana , e dicono avere antichissime capitolazioni con gli autori di questo re di dover aver ogni anno suffragio di grani ed altro dall’isola in tempi di bisogno. L’isola è triangolare, e circonda circa 700 miglia ; la parte verso levante, la quale contiene diversi porli, è fortificata da diverse fortezze , come Messina , Catania , Siracusa e Leontino chc soprasta al porto d’Agosta; quella verso mezzogiorno pare sia sicura da sè per non aver porto o stazione ove si possa fermare armata, e quella verso tramontana , non avendo altri porti che Palermo e Trapani assicurati da convenienti fortezze, è reputata assai difesa da invasioni (1J Fu il re stesso che mutò proposito, come si ha dalle sue lettere del 10 marzo 1565 alla città di Napoli e al viceré (che era allora il duca d’Alcala) riportale dal Chioccarelli.