294 RELAZIONI': DI POLONIA piissimi privilegj delle chiese e della nobiltà, fanno che essi re abbiano minore entrata che non ha altro redi cristianità, stimandosi che , col cavare onesti tributi dalla Lituania , quando come re assoluto di quel ducato lo potesse fare, caverebbe un milione di tallari. Ma possono i re, vacando per morte di chi li possiede i beni che essi re sogliono distribuire ad altri, con ritenerseli per sè farsi entrata quanto vogliono, cioè quanto più o meno vogliono esser larghi o scarsi nel donare. Tutte le quali entrate sono però in Polonia da considerarsi assai, perchè il re le gode come sue proprie, non pagando soldati o esercito , o altra cosa , se non una certa poca porzione quando guidasse 1’ esercito fuori del regno, come si è detto ; senza che, quando il re è amato, ha la contribuzione dei nobili che è grandissimo tesoro. Ora sarebbe tempo di parlare della persona del re , se egli non fosse già stato veduto dalla Serenità Vostra e dalle SS. VV. EE. mentre egli si è fermato qua per passarsene in Francia; ne! qual tempo avranno potuto comprendere le nobilissime qualità dell’animo suo. Con tutto ciò non lascierò di narrare alcune cose notabili, se bene ne lascierò molte che benissimo possono essere state intese dalle SS. VV. EE. Dirò dunque che per quel tempo eh’ io fui ambasciatore presso di lui ho conosciuto che è pazientissimo quanto possa essere , non dico un re, ma ogni persona ordinaria ; il che siccome mostrò in diverse e varie sue azioni, così fu palesemente conosciuto da ognuno nei tre mesi continui che durò la dieta ; dove non intendendo egli se non per interprete i lunghi ragionamenti dei suoi sudditi ( i quali alle volte erano importuni e tediosi), diede colla sua pazienza stupor grande ad essi medesimi, ascoltandoli ancor fuori di dieta , quando mangiava ed anco fino nel letto, mostrando non pensare ad altro che a soddisfar quei signori, se ben molte volte, e particolarmente , come s’intese poi, durante gli avvisi di Francia , gli davano gran travaglio d’ animo. È benigno e grazioso principe , nè mai si scorda dei benefizj ricevuti, essendosi anco compreso eh’ egli sia assai liberale di natura ; di che diede chiari segni nel viaggio che fece tornando in Francia , ma