304 RELAZIONE Di SPAGNA che possedevano, si risolsero finalmente, per la loro propria comodità e più sicuro governo, di costituire intra di loro un re , il quale succedendo perpetuamente con i figliuoli e discendenti suoi nella sedia ed autorità regale fosse obbligato di reggersi con quei limitati termini e con quei privilegi e costituzioni che erano determinate da quelli che lo costituivano re. E nel giuramento che prestarono al primo re, e che dappoi di mano in mano hanno prestato e prestano fin oggidì ai suoi successori, hanno voluto che, per la sempiterna conservazione della loro libertà e di quei privilegj con i quali se gli sottoposero , ci fosse una clausola intra le altre di questo tenore : che in qualsivoglia tempo che i loro privilegj e le loro costituzioni fossero dai re interrotte, essi, non ostante il giuramento di fedeltà prestato, possano, senza incorrere in peccato di spergiuro ovvero nella infamia della rotta fede, darsi in potere di chi lor piaccia e fare di sè stessi e dei loro regni quello che esistimassero tornarli bene. Ed è stata sempre tale fin oggidì la loro costanza in non permettere pur una minima immutazione sui propri diritti, che non ha mai bastato quanta industria e quanta oppugnazione dai loro re sia stata usala per farli muovere dal primo scopo pur un minimo punto. Ma è ben vero che essendo per il sito loro costituiti vicini alle frontiere del regno di Francia, ed essendo bravi, animosi e nelle loro impressioni mollo risoluti, e poco amici dei Casigliani , conviene al re e a cadauno che li governa proceder seco loro con molta modestia e avvertimento , acciocché, quando mal soddisfatti di lui tentassero di darsi al vicino, che molto volentieri li rieeveria con assai più ampli privilegj ancora di quelli che hanno, non solamente non si venisse a far perdita di cosa per sè stessa sommamente preziosa , ma tirando l’inimico dentro dei monti Pirenei, non fosse costituita in pericolo tutta la Castiglia e tutto ciò che restasse. Non hanno altra obbligazione questi regni con S. M. eccetto che di donarle per cortesia , ogni volta che con la sua propria presenza convoca le corti di essi per intendere e provvedere col loro comune consenso ai loro proprii bisogni, 600,000 ducati in tre anni, che sono in tutto 200,000 all’ anno, senza alcuna