DELLA GUERRA DI CIPRO LIB. IL i75 TSLicoffia , ma non già in modo, che non fi poffa anco ristorarla. La fortuna della guerra è da principio incerta molto, <£? variabile , finalmente s accompagna con la vera virtù, / più valorofi restano all' ultimo i più glorioji. Le nostre forze fono ancora ( la Iddio mercè ) fa he , & intiere , & cofi grandi, che fé a quelle non fuffe mancata la diligenza , & i buoni configli de capitani, ò forfè fortuna migliore, non po-trebbono rallegrarfi i nemici di alcun profpero Jucceffo . Vote in un medefimo tempo la noftra Republica fare la guerra in paefi diverfi con grandijjìmo sformo j nè per veder fi affalita da Baja^ete Vrencipe de Turchi volfe deporre l armi pre-fe contra Ludovico Sforma Duca di Milano : combattendo dall' una parte per la difefa di fe ftejji, & per la propria ficurtà dall’ altra per la riputatone del nome Vi-nettano, & per defi derio di nuovi acquifti j & pure fono quefte cofe dalla noftra memoria coft poco lontane, che poffiamo dire di haverle anzi vedute, che udite. Quefte, éf maggiori prove poffiamo confidare di dovere far noi, fe in noi Jarà la mede firn a virtù , la me de firn a concordia , la medefima prontezza ne^ foftenere, & difendere la publica falute , dignità : onde quantunque poffiamo ejfer certi, che gli altri Vrencipi Chriftiani per li loro intereffi fiano per favorire, & ajutare la caufa noftra contra la potenza del commune nemico , fatta a tutti formidabile $ pur la maggiore, & la più vera difefa bifogna che riponiamo in noi medefimi con una coftante opinione , che 7 bene particolare di ciafcuno fi ftia infeparabilmente con la conferva-tione della libertà , £3* della grandezza di quefta patria congiunto : la quale effendo falva , potente , tutte l altre cariffime cofe, le mogli, i figliuoli, gli amici, le facoltà godiamo più ficuramente dall' altrui ingiurie, & amphffimi premii di molti honori, & di molti commodt fono riferbati alla noftra virtù. Vero come tutti gli amori, che alle cofe più pregiate portiamo, abbraccia una fola charità verfo la patria , cofi chi da quefta è veramente accefo, non conofce pericolo , non f ugge incommodo, non ftima fpefa , ma volentieri off erif ce f e fteffo , &ogni cofafua, qua fi in facri fido a que- *57* Per /’ amtr della patria .